Ipotesi discarica a Firmo, Altomonte ribadisce la sua contrarietà
Il sindaco Gianpietro Coppola: «Inconciliabile con identità agro-alimentare e turistica»
ALTOMONTE– Siamo di fronte ad una continua aggressione verso i nostri territori per i quali sindaci e comunità immaginano un futuro diverso. Anche quest’ultima vicenda conferma purtroppo che la difesa delle nostre terre non è stata forse adeguata e forte così come invece sarebbe dovuta essere.
È quanto dichiara il Sindaco Gianpietro Coppola esprimendo, assieme all’assessore al turismo ed all’ambiente Mario Pancaro, la netta contrarietà dell’Amministrazione Comunale rispetto all’ipotesi di una discarica nel territorio comunale di Firmo, iniziativa della quale – dice – contestiamo metodo e merito.
La notizia (diffusa ma non definitivamente confermata dopo una riunione ufficiale nei giorni in Regione Calabria) del progetto di realizzazione di una discarica di servizio all’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) di Cosenza, non può che vederci uniti – continua – nella protesta insieme al comune di Saracena, anch’esso limitrofo all’area in questione. La scelta della Regione Calabria sarebbe stata per altro indirizzata su terreni vicini all’area industriale di Altomonte, sulla quale già gli stessi tre comuni stanno cercando di impedire la realizzazione di un impianto per il trattamento di rifiuti speciali, attraverso un ricorso pendente davanti al TAR.
Siamo – aggiunge l’assessore Pancaro che nei giorni scorsi ha partecipato alla riunione in questione alla Cittadella Regionale, alla presenza dell’assessore regionale Sergio De Caprio – di fronte ad una ipotesi che non potrà mai incontrare il favore delle rappresentanze istituzionali territoriali e delle comunità interessate perché – scandisce – inconciliabile con i progetti e la visione di sviluppo agro-alimentare storicamente ed unanimemente condivisa da quest’area del Pollino e della Valle dell’Esaro; impegni e prospettive alternative, che rivendichiamo e che difenderemo con ogni iniziativa.
Duole riconoscerlo – continua l’assessore – ma se si arriva anche solo a prospettare la volontà di realizzare qui una discarica è perché nelle istituzioni superiori è passata la idea che questo è un territorio indifeso, vulnerabile e che può essere violato con facilità. Probabilmente come territorio dovevamo difenderci meglio, quando era necessario, con più incisività e con più partecipazione dal basso, in modo sicuramente diversa dalle pur legittime iniziative legali che abbiamo assunto come istituzioni e che – conclude Pancaro – con determinazione e convinzione continueremo a portare avanti nell’interesse esclusivo della nostra gente.