Osservatorio fusione: «Dagli studenti dei licei un messaggio straordinario»
Riunione di direttivo per esaminare alcuni punti all’ordine del giorno, tra i quali la questione dello Statuto comunale
CORIGLIANO-ROSSANO - L'Osservatorio Permanente sulla Gestione e gli Effetti della Fusione Corigliano-Rossano si è riunito in sessione telematica per discutere di Statuto e Fusione in ordine alla situazione in atto. Ribadita l’importanza del momento storico e la rilevanza del ruolo dei cittadini in fase di redazione della carta costituzionale destinata alla prima città della provincia di Cosenza.
Riaffermata la necessità di aprire un dibattito serio sul tema senza pregiudiziali in considerazione anche del dato, preoccupante, secondo cui è crescente il dissenso attorno all’idea di Fusione. Serve pertanto una azione forte che vada in controtendenza, una spinta propulsiva dal basso protesa a recuperare una dimensione della sfida storica cui siamo chiamati, tutti, nessuno escluso.
«Occorre lavorare alla costruzione di uno Statuto che tenga conto della storia delle due ex città, mettendo in campo tutte le agenzie culturali esistenti ivi inclusa la scuola. L’Osservatorio, inoltre, guarda con grande attenzione all’iniziativa intrapresa dagli studenti dei licei di Corigliano-Rossano di riunirsi in assemblea congiunta e di argomentare sul “sentir comune”. Un esempio di estremo apprezzamento che proviene dalle nuove generazioni, in un momento in cui gli adulti e la politica elevano steccati di matrice campanilistica. Su questo versante, è in cantiere una intensa attività mediatica, compatibilmente alle prescrizioni anti-Covid, di sensibilizzazione al processo di Fusione al fine di respingere categoricamente ogni tentativo di retrocessione, anche culturale, di una unità territoriale a cui si è pervenuti anche grazie agli sforzi profusi dalla società civile e dal mondo associazionistico. Ai giovani liceali uno sprone a continuare sulla strada intrapresa di animare il dibattito politico-culturale sulla fusione e giunga la gratitudine dell’Osservatorio nonché l'invito sentito a farne parte».