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Corigliano-Rossano: presto la demolizione dell'ultimo ecomostro di Zolfara. Ora si pensa al ponte sul Nubrica

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CORIGLIANO ROSSANO  – Potrebbe concludersi a breve l'ultradecennale operazione di bonifica dall'abusivismo edilizio, avviata dall'allora sindaco di Rossano Giuseppe Caputo vent'anni fa, sulle coste di contrada Zolfara nell'area est di Corigliano-Rossano. L'Amministrazione Stasi, infatti, ha completato l'iter che vedrà entro i prossimi tre mesi la demolizione dell'ultimo rudere in spiaggia. Un'attività, questa, che una volta completata potrebbe finalmente aprire la strada verso la realizzazione del ponte sul Nubrica

Un'opera strategica, quella del passaggio sul torrente, attesa da sempre, per connettere al territorio urbano di Rossano le contrade periferiche di Capo Trionto, Fabbrica e Fossa. 

Da fonti interne all'Esecutuvo pare che il progetto sia già stato realizzato dagli uffici comunali e pronto ad essere approvato in Giunta. A quel punto servirà solo trovare i soldi (ma a quanto pare non dovrebbero esserci problemi di finanza) ed avviare le procedure d'appalto. In realtà potrebbe esserci un ultimo ostacolo, anch'esso ovviabile ma che potrebbe allungare i tempi, relativo alla demolizione di un altro stabile - costruito anch'esso sul demanio - sulla sponda del Nubrica di contrada Fossa. 

Intanto, si procederà a breve alla distruzione dell'ultimo ecomostro di Zolfara, divenuto negli anni l'emblema dell'insipienza dell'uomo, capace di violare uno degli angoli di costa più belli dello Jonio.

«Tramite un accordo fra le parti - si legge nella nota del Comune - si è arrivati alla risoluzione della questione amministrativa legata ad un fabbricato rimasto da sempre allo stato rustico e ad oggi in avanzato stato di degrado. Entro 90 giorni avverrà la demolizione e conseguente bonifica dell'intera area a totale carico dei proprietari dell'edificio che era ormai soggetto ad incuria e a degrado finendo con il deturpare un'area marina di pregio presente nel territorio comunale».

Si profila così un passo in avanti dell'azione «da sempre promossa dal sindaco Stasi e dalla sua amministrazione per il recupero del demanio e del territorio».

Non è il primo ecomostro che viene abbattuto nel territorio del comune di Corigliano Rossano. Precedentemente ne erano stati abbattuti altri: dai resti fatiscenti e pericolosi di ciò rimaneva del lido ex Arca di Noè situato a Schiavonea, all'ultima villetta abusiva sul lungomare di Rossano a contrada Gammicella.

«Non si tratta solamente di curare la bellezza e l'integrità del territorio - prosegue la nota - che sono da sempre risorsa turistica e quindi importante per l'economia, ma di curare la salute dei cittadini. Molto spesso, infatti, queste costruzioni fatiscenti rappresentano un rischio a livello sanitario costituendo una grave situazione di pericolo e insalubrità. Questa operazione - conclude la nota - è un ulteriore traguardo verso la bellezza ed il decoro della città, nell'ottica di riqualificazione della nostra costa e di rilancio del territorio».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.