Il “cowboy calabrese” sale sul secondo gradino del podio in Austria
Il campanese Saverio Parrotta conquista il secondo posto nella Futurity, la gara più prestigiosa del reining. Un cavaliere che porta in alto il nome della nostra Regione in tutte le competizioni mondiali alle quali sta partecipando
WIENER NEUSTADT – Abbiamo già conosciuto Saverio Parrotta, il “cowboy calabrese” che da Campana, piccolo borgo della Sila Greca, è andato in Texas per imparare tutti i segreti del “reining” (leggi di più) e ora lo ritroviamo in Austria, per l’esattezza a Wiener Neustadt una città a sud di Vienna, sorridente e fiero, mentre sale sul secondo gradino del podio della competizione Futurity, la gara più prestigiosa del reining in quanto gli atleti gareggiano con cavalli molto giovani, di soli tre anni.
Ma andiamo con ordine. Saverio è arrivato in Austria il 13 agosto. Per tre giorni ha potuto provare l’arena del Western Training Center H&D Schulz Quarter Horses dove si sarebbe tenuta la competizione qualche giorno dopo.
Mercoledì 16 si è classificato al quarto posto nella classifica generale. Un ottimo risultato che gli ha consentito di gareggiare nella finale che si è disputata venerdì 18 agosto. Qui Saverio, in sella alla sua giovane Oak Valentine Wood, ha conquistato il secondo posto nei livelli 1 e 2 sbaragliando circa trenta cavalieri provenienti da tutto il globo.
«Sono molto orgoglioso di Oak Valentine Wood. L’ho vista nascere e diventare una promettente stella del “reining” e questo non può che rendermi felice» ci rivela emozionato. «Sono pienamente soddisfatto del risultato raggiunto, anche perché ho addestrato personalmente questa cavalla».
Un’ennesima soddisfazione per questo giovane e promettente cavaliere, che insegue il suo sogno in lungo e largo. «Cavalco da quando ero bambino e ho sempre saputo in cuor mio che il mio futuro sarebbe stato accanto a queste splendide creature. Addestrarle è una vera e propria missione per me, ma non avrei mai immaginato di arrivare fin qui».
E dopo questo risultato Saverio torna a ringraziare quanti lo sostengono: «Ringrazio di cuore la mia famiglia e la famiglia panebianco; i miei amici Piero Pugliese e Luigi Mandorlini che mi hanno accompagnato in questa trasferta; Dario Carmignani che, pur non essendo presente fisicamente, mi è stato accanto telefonicamente dandomi consigli e supportandomi; Pierluigi Fabbri e Manuel Cortesi che mi hanno aiutato tecnicamente in questa gara».
Questo, per Saverio, non è sicuramente un punto di arrivo, ma di partenza. «Ho ancora molti sogni nel cassetto. Con caparbia cercherò di realizzarli».
E noi continueremo a fare il tifo per questo grande cowboy che porta in alto il nome della nostra Regione in tutte le competizioni mondiali alle quali sta partecipando.