“Vi è ancora qualcuno che sembra non avere ben compreso la potenziale gravità della situazione esistente al comune di Corigliano sulla quale stanno opportunamente indagando gli emissari dello Stato”. E’ il monito che lancia, attraverso una nota, l’ex assessore al bilancio Enzo Siinardi. “Come tutti sappiamo – afferma Siinardi - il risultato dell’ispezione della Commissione d’accesso inviata a Corigliano non potrà che sostanziarsi o in un nulla di fatto, quindi nessuna infiltrazione accertata e Geraci che continua “tranquillamente” il suo mandato fino alla prossima primavera, oppure, nel peggiore dei casi, infiltrazioni mafiose accertate e scioglimento del Consiglio Comunale e, ovviamente, fine mandato per Geraci. Una cosa è certa: in Italia, allo stato attuale, sono presenti circa 8’000 comuni.
SIINARDI, CORIGLIANO: DUE COMMISSIONI D'ACCESSO CONSECUTIVE
Solo una manciata di questi, tra il 2016 ed il 2017, hanno ricevuto la “visita di cortesia” della Commissione d’accesso. La quale visita non può di certo definirsi “di routine” (come qualcuno vorrebbe far credere). Tanto più che, se così davvero fosse, la riceverebbero tutti i comuni a cadenza regolare. Ma così non è. Se poi qualcuno voleva riferirsi a come, e specificamente a Corigliano, la cosa sembrerebbe essere diventata, oramai, di normale “routine”. Questo è un altro discorso. E, peggio ancora, la città di Corigliano, al momento, risulterebbe essere una delle pochissime tra questi 8000 comuni. Magari forse l’unica, ad avere ricevuto la visita di ben due Commissioni d’accesso consecutive, la prima con Geraci nel ruolo di Consigliere Comunale e la seconda con Geraci nel ruolo di Sindaco.
SIINARDI, CORIGLIANO: EPPURE GERACI NON SI E' DIMESSO
Il solo arrivo della Commissione d’accesso in un qualsiasi e “normale” comune d’Italia, anche per la prima volta, avrebbe costituito già di per sé una motivazione molto più che sufficiente affinché un qualsiasi sindaco potesse assumere la dignitosa decisione di dimettersi. Figuriamoci quanto, questa motivazione, sarebbe ben oltre i limiti della sufficienza per una città come Corigliano che è, invece, alla sua seconda “esperienza” consecutiva. Ora mi chiedo se le eventuali dimissioni di Geraci rappresentino non solo un atto politico auspicabile ma molto più che dovuto, a prescindere, poi, da qualsiasi risultanza che verrà prodotta dalla Commissione d’accesso. Eppure Geraci non si è dimesso. Eppure Geraci non si dimetterà”. (fonte: La Provincia di Cosenza)