La segreteria provinciale di Cosenza dell’Unione Poliziotti Liberi Sicurezza si rivolge al Capo della Polizia Gabrielli
Signor Capo della Polizia, il Sindacato U.P.L. Sicurezza Le dà il benvenuto in Calabria, dove Lei si recherà per l’inaugurazione della nuova sede (in realtà già operativa) del Commissariato della Polizia di Stato di Castrovillari (CS). La Sua presenza, in territori martoriati da numerosissimi problemi e straordinariamente permeati da dinamiche spesso lontane da una idea di piena legalità, rappresenta certamente un momento positivo per i cittadini calabresi ed anche per i poliziotti che qui lavorano. Tuttavia, essendo Lei non solo il massimo responsabile della Pubblica Sicurezza sul territorio nazionale ma anche il “Capo” di tutti i poliziotti, ci saremmo aspettati che l’evento del 23 luglio p.v. venisse anche sfruttato per dare voce ai rappresentanti dei lavoratori, accogliere il loro contributo e dare la possibilità di manifestare le difficoltà dei poliziotti calabresi e cosentini in particolare. Tutto questo invece non accadrà, Prefetto GABRIELLI, perché qualcuno ha deciso, in modo non democratico, che la scelta dei rappresentanti sindacali da far partecipare “all’evento” venisse effettuata utilizzando il metodo della rappresentatività, ovvero dello sbarramento previsto per la partecipazione ai tavoli di concertazione e di verifica previsti dalle norme contrattuali interne. Quasi come a dire che un Sindacato, solo perché più piccolo, non sia portatore delle istanze e degli interessi della categoria!!!! Avremmo voluto parlarLe di molte cose, Prefetto GABRIELLI, ad esempio di alcune scelte gestionali locali che creano forti disparità di trattamento fra il personale, di direttive organizzative che non vanno nella direzione di “privilegiare” il controllo del territorio, di dinamiche del governo del personale che rischiano di creare poliziotti di serie A e di serie B. Avremmo anche voluto parlarLe delle tante problematiche di natura logistica che riguardano talune strutture della Polizia di Stato della provincia di Cosenza, di tante situazioni al limite dell’agibilità, di stabili che non rispondono per tantissimi motivi alle esigenze di un Ufficio di Polizia (anche nel nuovo Commissariato in via di inaugurazione da parte Sua). Avremmo, in sostanza, voluto approfittare della Sua preziosa presenza per poter parlare di “NOI”, dei nostri problemi, delle nostre difficoltà, delle nostre aspettative e di quale siano le condizioni minime per poter lavorare in sicurezza, in ambienti salubri e in condizioni da poter dare il massimo per il bene del nostro Paese. E tutto questo, Prefetto GABRIELLI, avremmo voluto farlo approfittando della Sua preziosa presenza e della Sua notoria apertura verso le istanze ed i suggerimenti che provengono dal basso, direttamente dal personale, direttamente da chi vive quotidianamente le difficoltà del territorio, in un incontro riservato ai rappresentanti sindacali che, per come La conosciamo, non si sarebbe solo tradotto in una passerella pseudo-istituzionale ma avrebbe avuto un senso concreto. Ed avremmo fatto tutto questo, ovviamente, al nostro interno, nelle nostre stanze, “in famiglia”. Ed invece, nostro malgrado, siamo costretti a farlo con altri metodi, utilizzando il preziosissimo canale dell’informazione, cui tuttavia ci rivolgiamo con parsimonia per evitare inutili allarmi sociali, perché non dimentichiamo mai che prima di essere sindacalisti … siamo poliziotti che vogliono onorare il loro lavoro e contribuire al mantenimento al massimo livello dell’ordine democratico. Veicoleremo allora queste notizie e queste istanze per altre vie, nella speranza che qualcuno ci dia la possibilità di verificare la bontà delle nostre denunce. Intanto, per onorare la giornata di festa, signor Capo della Polizia, Le rinnoviamo il benvenuto in Calabria … PERO’ …