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Rapani a bomba su PD e M5S, dalla batosta del Referendum ai risultati mai raggiunti | VIDEO

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CORIGLIANO-ROSSANO – Una corrente impetuosa, un fiume in piena contro la classe dirigente locale del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. È impettito e ancora più determinato il senatore di Fratelli d'Italia, Ernesto Rapani, che non ha usato mezzi termini in un'intervista esclusiva rilasciata all’Eco dello Jonio, commentando i risultati risibili ottenuti all’ultimo referendum dal centro sinistra sui temi del lavoro e della cittadinanza (a Corigliano-Rossano non si è arrivati nemmeno al 17% di affluenza!) e rivendicando – ovviamente - i successi del governo. Il parlamentare attacca e rilancia annunciando, tra le altre cose, la riapertura della ferrovia jonica e l'imminente assegnazione della gara d'appalto per i lavori della nuova SS106 Sibari-Coserie, lanciando stoccate dirette agli avversari politici: «In due anni e mezzo noi abbiamo realizzato quello che tutti gli altri non hanno fatto negli ultimi 12 anni». Un numero che non è un caso, un numero che porta indietro l’orologio al settembre 2012 quando il territorio subì dallo Stato lo scippo degli scippi: il tribunale di Rossano (oggi Corigliano-Rossano).

Il "giro-giro tondo" della sinistra… con caduta a terra

Il senatore Rapani ha aperto l'intervista con un'immagine suggestiva, evocativa – se vogliamo - per descrivere lo “stato attuale” di PD e M5S: «Noi abbiamo un obiettivo e ci siamo anche riusciti, sia PD che 5 Stelle, lo avete visto in aula, li abbiamo fatti sedere per terra. Così come si giocava alle scuole elementari. “Giro giro tondo, casca il mondo… tutti giù per terra”». Una perculata bella e buona contro un avversario che anche oggi ha solo da leccarsi le ferite: «Sono caduti a terra – spiega - non solo in aula, ma anche con il risultato delle ultime elezioni del Referendum».

Il parlamentare di FdI ha poi virato immediatamente sui temi a lui più cari: infrastrutture e trasporti, settori nei quali il governo Meloni starebbe, a suo dire, dimostrando una concretezza finora sconosciuta ai precedenti esecutivi di centrosinistra. «Gli obiettivi nostri, infrastrutture e trasporti: il 15 giugno riparte il treno nella tratta Sibari-Crotone», ha annunciato il maggiorente di FdI, specificando che «i lavori continueranno in notturna tranquillamente» e quindi con molta probabilità non ci sarà più nemmeno il rischio che la tratta chiudi. «A settembre – prosegue - abbiamo già in programma di fare un altro sopralluogo congiunto con RFI e Trenitalia per far sì che i lavori vengano completati entro giugno del 2026 con il completamento dell'elettrificazione».

Non solo la ferrovia, ma anche la strada della morte, la SS106, diventa must dell’attenzione politica del senatore: «A fine giugno sarà assegnata la gara d’appalto per il tratto della 106 da Sibari e Coserie». Un risultato storico. Il parlamentare ha poi concluso la sua riflessione sui risultati raggiunti, lanciando una chiara provocazione: «Se non sono ottimi i risultati per il territorio che siamo riusciti a ottenere in solo due anni e mezzo, a differenza di chi c'è stato per 12 anni, io penso che una riflessione andrebbe fatta».

Corigliano-Rossano, il Commissariato e … le Stelle cadenti

La polemica si è poi spostata sul potenziamento del Commissariato di Corigliano-Rossano, tema caldo dopo le critiche della consigliera comunale M5S Lidia Sciarrotta, che aveva minimizzato l'annuncio del senatore Rapani riguardo il presunto rafforzamento della sicurezza locale. Sciarrotta aveva parlato di un invio di dieci agenti per soli due mesi estivi, una prassi consolidata, e non di un potenziamento stabile, denunciando invece la carenza strutturale di personale e mezzi nel distretto di polizia locale.

Rapani ha replicato senza mezzi termini, non risparmiando frecciate ai pentastellati: «Mi dispiace per i 5 Stelle, perché probabilmente stanno iniziando a diventare cadenti. Hanno tentato di elevare il commissariato a primo dirigente e non ci sono riusciti. E ci hanno anche lanciato la sfida. Noi un risultato che abbiamo incassato, tanto è che Corigliano Rossano è stato elevato a sede di Primo dirigente».

Il senatore ha poi affrontato la questione del personale, smentendo le accuse di un intervento solo temporaneo: «Poi ci hanno sfidato che non avremmo mai aumentato il personale e a distanza di meno di un mese è stato coperto il personale, ma personale – precisa - che non è stato assegnato solo a Corigliano-Rossano, bensì su tutto il territorio nazionale». E spiega perché: «Dal momento che è terminato il corso per il reclutamento di nuovi allievi di PS, automaticamente è stata fatta un'assegnazione in tutta Italia e quindi anche in Calabria, in Provincia di Cosenza e, dunque, a Corigliano Rossano. Per cui arriveranno 10 agenti in sede fissa su Corigliano-Rossano, ai quali si aggiungeranno i consueti ulteriori agenti programmati nella stagione estiva».

Rapani ha, quindi, espresso incredulità di fronte alle critiche, ribadendo la sua soddisfazione per i risultati ottenuti: «Perché se io fossi amministratore comunale di una città come Corigliano Rossano, di 78 mila abitanti, - nicchia l’esponente sovranista-patriota - sarei felicissimo per ogni risultato ottenuto. Mi dispiace che ciò non avvenga e – con tono infido nei confronti della consigliera pentastellata – sospetto, purtroppo, che questa polemica non sia nemmeno farina del suo sacco. Certo – torna il sorriso - mi dispiace che addirittura siano dispiaciuti per questo potenziamento».

E per chiudere la querelle, il senatore ha anche annunciato ulteriori rinforzi: «Posso tranquillizzare il Consigliere Comunale (Sciarrotta, ndr), che dal 1 luglio all’1 settembre arriveranno gli altri 10 agenti solo ed esclusivamente per il periodo estivo. Il 14 luglio inizierà un altro corso per gli agenti che hanno fatto il concorso di recente, finiranno il corso e anche lì ci saranno delle assegnazioni in tutta Italia. Anche in quel caso ci saranno assegnazioni per la Calabria, per la Provincia di Cosenza, per Corigliano Rossano, per Castrovillari, per tutte le altre sedi dove è necessità personale». E in chiusura, un altro importante annuncio per la città: «Automaticamente ci sarà un nuovo dirigente che avrà il compito e la funzione di Primo dirigente».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.