In Calabria la cultura non va in lockdown grazie a internet
Il bilancio di un anno di eventi e di cose da fare ma che la pandemia ha reso possibili solo a metà. Per fortuna, poi, c'è la rete...
COSENZA - Il settore della cultura del nostro Paese, e non solo, da quando lo stato di emergenza pandemica ha letteralmente travolto la quotidianetà di ognuno, è stato messo inevitabilmente a dura prova.
Nonostante le mille difficoltà durante questo anno diffcile la cultura ha dimostrato di essere in grado di cavalvare i tempi moderni riconvertendo le proprie attvità utilizzando i canali online.
La Calabria è terra di arte e di cultura e uno degli eventi più significativi e motivo di riflessione è stata l'inaugurazione del Polo Museale di Soriano Calabro l'8 dicembre 2020. "Una risposta forte che è partita proprio dalla Calabria per smuovere e sensibilizzare le coscienze più sopite. I luoghi della cultura devono continuare a vivere - ha affermato la Direttrice del Polo Mariangela Preta - perché sinonimo di speranza per l’interà umanità”.
Creatività e fantasia non sono mancati e tra gli eventi culturali calabresi più importanti e particolari troviamo L’Aperitour Natalizio di CulturAttiva che è stata l’occasione per ripercorrere alcune tappe fondamentali del Natale tradizionale catanzarese di mezzo secolo fa attraverso un tour esperenziale.
L’arte a Cosenza, poi, ha continuato a vivere anche con il Museo del fumetto presso il Teatro Rendano, con la collaborazione di artisti impegnati nel raccontare e rielaborare la figura di Alfonso Rendano in chiave moderna e contemporanea.
Nonostante le mille difficoltà neanche la musica si è fermata e ha portato in Calabria, in questo 2020, un’altra bella soddisfazione con la vittoria del cantautore cosentino, Brunori Sas, del premio Ciack d’Oro 2020 con ODIO D’ESTATE colonna sonora del film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Quando si parla di cultura in Calabria sul podio sale anche la gastronomia. Il progetto culturale Naturium, infatti, ha fatto rivivere, a Montepaone Lido, Satriano e Rende, una straordinaria esperienza di gusto, sapore, calore umano perché, come sostiene Giovanni Sgrò “la farina, il pane, l’olio sono quasi un dipinto della nostra tradizione più antica”
Al centro dell’attenzione anche la cultura scientifica e il cielo. Il Planetarium Pythagoras di Reggio Calabria ha fatto scoprire la bellezza del cielo con la Notte europea dei Ricercatori al fine di creare quell’incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca perché l’"Astronomia è il veicolo di legalità e inclusione sociale".
E poi mai come quest’anno un’attenzione particolare sulla violenza contro le donne che, purtroppo, durante l’anno pandemico ha visto aumentare il numero dei casi. Fare cultura vuol dire anche sensibilizzare su tematiche delicate come questa affinché si possa remare verso orizzonti di legalità e civiltà.
Insomma “una regione forte e resiliente la Calabria che vuole tenere vivo il legame con la bellezza” ha affermato Angelo Crespi, noto critico d’arte, sulle varie iniziative regionali.
Si può ancora fare tanto, dal sistema culturale e creativo della Calabria deriva il 3,2% del Pil e il 3,4% (21 mila) degli occupati calabresi. Lavorare nella cultura e con la cultura "vuol dire alimentare quell’”industria” di cui non dobbiamo aver paura di parlarne” ha affermato Donato Carrisi.