Dopo aver registrato gli umori dei manifestanti contro l'arrivo di Matteo Salvini a Corigliano Rossano, gli umori dei leghisti
di Josef Platarota L’attesa per l’arrivo di Matteo Salvini a Corigliano Rossano si fa sempre più spasmodica. L’altra faccia della medaglia, rispetto a quella raccontata ieri dei contestatori, attende con entusiasmo e positività la calata del “capitano”.
Lo si nota dalle parole degli attivisti e coordinatori locali che non nascondono la loro soddisfazione di pregustare in piazza Salotto il loro leader. Parliamo del coordinatore ionico della Lega Paolo Maria Lamenza e degli attivisti di lungo corso e della prima ora Marika Reale (oggi anche dirigente regionali del movimento di Salvini) e Saverio Mazza. “L’arrivo di Salvini a Corigliano Rossano – dichiara Lamenza – è un segno tangibile di quanto la nostra comunità stia crescendo in termini di strumenti e di appeal. Non dimentichiamo che questo territorio, alle ultime europee,
ha fatto registrare al partito un netto 26.9% delle preferenze e ad oggi, se si tornasse a votare, sarebbe il primo partito”. A fare da eco al coordinatore ionico della Lega ci pensa la
dirigente regionale della Lega Calabria, Marika Reale: “Prevediamo tanto entusiasmo e tanta partecipazione da parte di Corigliano Rossano”. Sulla sicura presenza di manifestazioni di dissenso l’attivista dimostra diplomazia: “
Si tratta di una persona che, prima di tutto, ci viene a salutare. Nonostante questo sia un territorio a vocazione di destra, sicuramente ci sarà qualche corteo contrario alla sua presenza e spero fili tutto liscio”. Dello stesso avviso anche
Saverio Mazza: “Ognuno potrà partecipare, ciò che più importa è che sia una giornata in cui vinca la democrazia e venga accettata la differenza di veduta. Noi della Lega siamo aperti al dialogo con chiunque. Venerdì – ricorda – per il nostro partito sarà una giornata di festa. Salvini arrivò a Rossano quasi tre anni fa e la
Lega era un partito al 4%, venivamo visto come dei marziani. Vedendo il 34% di oggi, forse, avevamo ragione noi”. In tutto questo un autentico tourbillon che va "dall'amore all'odio", dal sentimento al risentimento, dall’espiazione al peccato, vedremo due piazze a confronto, due poli opposti, due mondi lontani che si sfioreranno.
Chi sarà, e chi non sarà, dalla parte del giusto questo non ci è dato sapere. Forse entrambe le piazze. Forse, come è più logico, nessuna delle due.