Gianfranco Costa all’Ospedale della Sibaritide: «Tra promesse, criticità e il dovere di vigilare»
Il consigliere comunale di Corigliano-Rossano ha visitato anche lo Spoke di Corigliano

CORIGLIANO-ROSSANO - In qualità di consigliere comunale Gianfranco Costa, consigliere comunale di Corigliano-Rossano, ha preso parte insieme agli altri colleghi, a Martino Rizzo e Pasqualina Straface a una visita istituzionale presso lo Spoke di Corigliano. Un’iniziativa tutt’altro che formale spiega: «L’abbiamo voluta con determinazione per ottenere risposte concrete sul futuro dell’Ospedale della Sibaritide e sulla situazione attuale della sanità nel nostro territorio».
La visita ha permesso di approfondire direttamente lo stato di avanzamento del progetto per il nuovo ospedale: «Ci è stato garantito che le tempistiche previste per l’apertura saranno rispettate e che, al momento dell’inaugurazione, entrambi gli Spoke — quello di Corigliano e quello di Rossano — verranno trasferiti contemporaneamente nella nuova struttura. Una scelta che mira a evitare disservizi, squilibri territoriali e situazioni sanitarie transitorie potenzialmente critiche».
Importante anche il chiarimento sul destino delle strutture attuali: «Ci è stato assicurato che né lo Spoke di Corigliano né quello di Rossano saranno abbandonati, ma verranno riconvertiti in poliambulatori specialistici e RSA convenzionate circa 100 posti letto da dividere su entrambe le strutture .Una garanzia che accogliamo con favore, ma che pretendiamo venga messa nero su bianco e seguita da atti concreti. Durante la visita, tuttavia, sono emerse anche criticità operative che non possono essere ignorate. In particolare, il facile accesso al Pronto Soccorso attraverso alcune porte antipanico, sempre aperte per l’assenza di chiavi e di un citofono, rende precario e pericoloso il lavoro di chi vi opera. Una condizione inaccettabile, che mette a rischio la sicurezza del personale sanitario e l’efficienza complessiva di un servizio essenziale».
Costa dichiara: «È semplicemente assurdo che, nel 2025, si debba ancora segnalare come un banale problema logistico, facilmente risolvibile, incida in modo così pesante sull’operatività quotidiana di un presidio ospedaliero. Per questo motivo, oltre a raccogliere le garanzie fornite, abbiamo deciso di rendere pubbliche le criticità rilevate e di vigilare costantemente sul loro superamento. Troppe volte, in passato, si è assistito a proclami e promesse puntualmente smentiti dai fatti. Ora è il momento della trasparenza, della responsabilità e dei risultati misurabili».
infine, la promessa: «Noi continueremo a fare la nostra parte: monitoreremo l’avanzamento del progetto, verificheremo il rispetto delle tempistiche, seguiremo il futuro delle strutture esistenti e chiederemo interventi immediati per sanare le inefficienze attuali. La salute pubblica non può più aspettare. E i cittadini della Sibaritide meritano molto di più che parole. Meritano fatti. E meritano che chi ha il dovere di agire, lo faccia».