Flavio Stasi: «Servono risorse da storicizzare, non scaricabarili»
Il Sindaco di Corigliano-Rossano ha incontrato una delegazione dei TIS di Corigliano-Rossano

CORIGLIANO-ROSSANO - Questa mattina, a seguito delle determinazioni dell'assemblea dei sindaci dei giorni scorsi, il Sindaco di Corigliano-Rossano ha inteso incontrare una delegazione di Tirocinanti di Inclusione Sociale che operano nel Comune.
Questi lavoratori, precari da molti anni, sono in uno stato di agitazione spontanea e tale circostanza sta per altro causando numerosi disagi ad uffici e cittadini, svolgendo un ruolo di supporto prezioso ed apprezzato.
«La presa di posizione dei Sindaci di qualche giorno fa, che ho condiviso pienamente – dichiara il sindaco Flavio Stasi – non è contro i tirocinanti, ma al contrario ha creato un fronte compatto e trasversale finalizzato all'ottenimento delle condizioni necessarie per la stabilizzazione, che oggi non ci sono. La manifestazione di interesse attivata dalla Regione Calabria rappresenta una proposta fuori dalla realtà e dalla logica, completamente inutile per il superamento del precariato che affligge questi lavoratori e funzionale, semmai, a cercare di dividere i lavoratori, le organizzazioni sindacali e le amministrazioni comunali. Un tentativo che dobbiamo rimandare al mittente, scongiurando il rischio di dare vita ad una ignobile guerra tra poveri, di tornare al famigerato blocco del turn over e devastare le condizioni economico-finanziarie dei comuni, già delicate».
«È assurdo che i governi nazionale e regionale non trovino gli esigui fondi necessari per avviare la stabilizzazione di questo bacino di precariato che di certo non è stato creato dai Comuni – continua il Primo Cittadino – i quali invece stanno valorizzando e non possono che apprezzare, dunque, queste risorse. Ho quindi invitato ad un fronte compatto tra Comuni e lavoratori al fine di ottenere ciò che è necessario per un percorso di stabilizzazione serio: risorse storicizzate e deroghe per i tetti di spesa per il personale dei Comuni. Per queste rivendicazioni imprescindibili ritengo sacrosanta la mobilitazione di questi lavoratori in tutte le forme riconosciute, una mobilitazione che noi sindaci non possiamo che sostenere».