Piano PAI, si "accelera" sull'approvazione del PSA della Sibaritide per mettere alle strette la Regione Calabria
Il prossimo venerdì i sindaci del territorio si ri-inconteranno per varare le procedure di approvazione dello strumento urbanistico. Stasi: «Chissà così la Regione capisce che il piano di rischio idrogeologico va riformulato»

CORIGLIANO-ROSSANO - In queste ore il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, ha sentito i sindaci dei comuni aderenti al PSA della Sibaritide – Gianni Papasso per il Comune di Cassano All'Ionio, Maria Teresa Aiello per il comune di Crosia e Antonello Giudiceandrea per il Comune di Calopezzati - ed il Presidente della Commissione Consiliare Urbanistica, Leonardo Trento, per la convocazione dell'Ufficio di Piano del Piano Strutturale Associato che si svolgerà il prossimo venerdì, 14 marzo.
I lavori dell'Ufficio di Piano non si sono mai fermati. Nelle scorse settimane sono state analizzate tutte le osservazioni provenienti dalla comunità relative ai Comuni di Cassano all'Ionio, Crosia e Calopezzati ed in questa fase si stanno organizzando le osservazioni, ovviamente molto numerose, relative al Comune di Corigliano-Rossano.
È tuttavia evidente che l'abbrivio dato da parte dei Comuni ha subito un rallentamento a fine ottobre, quando è stato formalizzato il nuovo Piano di Assetto Idrogeologico il quale, di fatto, ha stravolto la vincolistica sul territorio - con metodi e valutazioni criticati da quasi tutte le Amministrazioni calabresi - e che, di fatto, mette in seria discussione l'assetto del PSA.
In queste settimane, pur continuando a lavorare sulle osservazioni, l'intero Ufficio di Piano ha atteso con attenzione gli esiti di una serie di correttivi che sarebbero dovuti provenire da Regione Calabria ed Autorità di Bacino, più volte annunciati ma che ancora non sono stati formalizzati e chiariti.
Alla luce di tali incertezze, le Amministrazioni Comunali hanno condiviso il proposito di accelerare nuovamente sulla valutazione delle osservazioni ed approvare il nuovo strumento di Pianificazione Urbanistica rimettendo poi agli uffici regionali il compito di raffrontare il PSA della Sibaritide, che già teneva conto dell'assetto idrogeologico territoriale, con le conseguenze nefaste del nuovo PAI.
«Abbiamo atteso per settimane che la Giunta Regionale provasse a mettere le pezze sul proprio operato, cioè il parere positivo dell'ottobre 2024 dato al nuovo PAI che rappresenta un danno enorme allo sviluppo dell'intera Calabria e di fatto rischia di mettere in discussione anche il nostro PSA – dichiara il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi – ma ancora non è ben chiaro se e quali saranno questi correttivi. Da quanto abbiamo appreso finora, sembra che sarà possibile derogare le norme di salvaguardia per interventi PNRR o già iniziati, previa la predisposizione di una relazione che smentisca i vincoli del nuovo PAI»
«Se così fosse – continua il Primo Cittadino – si tratterebbe di un paradosso. Abbiamo già dimostrato nelle nostre osservazioni come i nuovi vincoli si basino, nella gran parte dei casi, su modelli imprecisi e rilievi vetusti. Come se non fosse già tutto abbastanza complicato, dunque, tanto ai soggetti pubblici quanto ai privati si caricherebbe l'onere di un'altra costosa relazione, per smentire e correggere un lavoro che è stato già pagato coi soldi pubblici. Si tratta di ipotesi assolutamente non soddisfacenti, che nulla hanno a che vedere con la sicurezza. Alla luce di tante incertezze, abbiamo condiviso con gli altri sindaci l'idea di non attendere oltre e procedere sul percorso di chiusura del PSA, terminando l'analisi delle osservazioni e procedendo con l'approvazione in Consiglio. Una volta approvato, questo sarà sottoposto alla valutazione degli uffici regionali: sarà quella una ulteriore occasione per superare le storture ed assumersi le responsabilità degli atti, a partire dal parere positivo dato sul nuovo PAI»