Ex tirocinanti Mic e Giustizia, i 5 Stelle attaccano: «Usati per il consenso, ora il governo li ha abbandonati»
«Abbiamo presentato un'interrogazione per chiedere chiarezza immediata e un cronoprogramma certo. Forza Italia deve smetterla con la politica degli annunci e rispettare gli impegni presi con questi lavoratori»

ROMA – «Un anno di attese, promesse vuote e prese in giro. A oltre 12 mesi dall'approvazione dell'emendamento 19.13 al decreto Sud (DL 124/2023), a prima firma Cannizzaro, il governo continua a lasciare 266 ex tirocinanti del ministero della Cultura e della Giustizia nel limbo più assoluto. Il decreto che dovrebbe garantire un nuovo bando di concorso non è ancora stato emanato».
Lo denunciano in una nota i parlamentari del M5S Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci.
«Forza Italia e il deputato Cannizzaro hanno sedotto e abbandonato questi lavoratori usandoli per un facile tornaconto elettorale. Hanno promesso tutele e stabilizzazione, salvo poi disinteressarsi completamente del loro destino. È questa la loro idea di politica? Vendere illusioni per raccogliere voti e poi voltare le spalle a chi ha creduto nelle loro parole?».
«Intanto, il ministero della Pubblica Amministrazione e il ministero della Cultura continuano a prendere tempo, rimandando sistematicamente l'inserimento del decreto all'ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni. Perché? Chi sta bloccando questa misura? Quali giochi di potere impediscono l'attuazione di una norma già approvata dal Parlamento?».
«Abbiamo presentato un'interrogazione per chiedere chiarezza immediata e un cronoprogramma certo. Forza Italia deve smetterla con la politica degli annunci e rispettare gli impegni presi con questi lavoratori. Il tempo delle chiacchiere è finito: i 266 ex tirocinanti non sono carne da campagna elettorale, ma persone che meritano rispetto e risposte concrete» conclude.