Cariati, Lampare: «Basta con i tributi esternalizzati»
«Senza un cambio di rotta radicale, come asserito anche dal Revisore, il rischio di squilibrio finanziario potrebbe diventare una certezza, con conseguenze negative che la comunità sta già affrontando»

CARIATI - Durante l'ultimo Consiglio Comunale di Cariati, il Gruppo Consiliare Lampare ha ribadito la necessità di un cambiamento radicale nella gestione del Comune.
«Le osservazioni del Revisore dei Conti sul bilancio confermano pienamente le criticità che il nostro gruppo denuncia da tempo: un sistema inefficiente e stagnante, aggravato dall'esternalizzazione del servizio di riscossione a costi elevati e dalla mancanza di una banca dati adeguata che serva anche a contrastare i grandi evasori».
«Tra le problematiche evidenziate dal Revisore, abbiamo sottolineato: La sovrastima delle riscossioni previste, non supportata da dati concreti; La ripartizione irregolare delle entrate derivanti dalle sanzioni del codice della strada; La sottostima del fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE), che compromette l'equilibrio finanziario per gli anni 2025, 2026 e 2027».
«Queste carenze, unite all'assenza di cronoprogrammi nel Documento Unico di Programmazione (DUP) e alla mancanza di strumenti organizzativi per la gestione dei fondi PNRR, delineano un quadro di totale disorganizzazione. L'attuale Amministrazione non solo manca di una visione strategica, ma sembra deliberatamente evitare ogni cambiamento che possa minacciare lo status quo».
«Il nostro gruppo ha inoltre rinnovato la richiesta di rescissione del contratto con IGE, considerate le gravi inadempienze relative all'appalto, che continuano a penalizzare il buon funzionamento del Comune. L'Amministrazione Minò sembra ripetere gli errori del passato, rischiando di certificare un nuovo fallimento. Senza un cambio di rotta radicale, come asserito anche dal Revisore, il rischio di squilibrio finanziario potrebbe diventare una certezza, con conseguenze negative che la comunità sta già affrontando».
«Per questo motivo, abbiamo ritenuto inaccettabile approvare un bilancio così lacunoso, che non rappresenta un punto di partenza credibile per la pianificazione futura. Questo bilancio non è solo un documento tecnico, ma il riflesso di una gestione politica miope e autoreferenziale, incapace di garantire un futuro migliore per il nostro Ente».