Alta velocità: continua la campagna di sensibilizzazione del PD
A Corigliano-Rossano e Castrovillari si sono tenuti momenti di confronto

CORIGLIANO-ROSSANO - Sabato 15 marzo in piazza Salotto, Corigliano scalo, e domenica 16 marzo in piazza Municipio, Castrovillari, il Partito Democratico delle due città ha tenuto dei momenti di confronto e di sensibilizzazione, con il previsto volantinaggio, sul tema dell’alta velocità.
Sabato e domenica siamo tornati in piazza, abbiamo raccontato cosa sta accadendo, come il centrodestra, nazionale e regionale, di fatto, non voglia realizzare l’alta velocità in Calabria, mentre noi, PD, pretendiamo che si faccia e combatteremo, in ogni sede, perché non si perda questo treno.
In questa due giorni abbiamo incontrato tanta gente e abbiamo avuto la conferma che quando si ascoltano le persone e si prospettano loro soluzioni queste hanno ancora voglia di partecipare, a difesa dei propri diritti, anche proponendo attivamente idee e soluzioni. Tante le domande interessate e le cause da perorare.
In molti hanno apprezzato tali iniziative dei circoli PD, attraverso cui sono state anche denunciate le criticità e lo stato di disagio che i cittadini vivono per la carenza di servizi, a partire dalla sanità, che mancano nel nostro territorio.
L'occasione di confronto con i cittadini è stata caratterizzata anche dal cruccio di molti di loro, con riferimento particolare alla disoccupazione giovanile che porta tanti giovani ad andar via.
«Abbiamo – scrive il PD territoriale in una nota - toccato con mano, stando tra la gente, il disagio, le incertezze ma anche la speranza di chi ha ancora voglia che le cose cambino. La partecipazione e il dialogo in piazza continuano a essere linfa per la buona politica. Ecco perché abbiamo rinnovato il nostro impegno come PD per provare a costruire insieme ai cittadini il bene e il futuro del territorio dell’area vasta della Sibaritide e del Pollino. Dobbiamo scendere in piazza e far sentire la nostra voce. In particolare, sulla AV non può fermarci la scusa della mancanza di risorse, che ci sarebbero ma che si vogliono spostare per realizzare l'inutile Ponte sullo stretto, e delle difficoltà tecniche, utilizzando la scusa delle c.d “emergenze idrogeomorfiche difficili da gestire”. I pretesti tecnici, secondo noi costruiti ad arte ed eventualmente facilmente superabili, vengono utilizzati, a mo’ di specchietti per le allodole, soltanto con il fine di giustificare scelte politiche scellerate, che servono solo a sorreggere la traballante alleanza di governo. Per questo noi dobbiamo avere la forza di pretendere e imporre una soluzione al problema, definitiva e tecnicamente corretta, altrimenti il futuro per la nostra Calabria sarà sempre più nero. Per quanto ci riguarda continueremo a sensibilizzare la cittadinanza e organizzeremo una mobilitazione permanente, supportando i Sindaci e il comitato tecnico, e coinvolgeremo tutte le istituzioni, comprese quelle scolastiche e prossimamente organizzeremo anche a Corigliano Rossano una iniziativa pubblica a cui siamo tutti chiamati a partecipare, per far sentire forte la nostra voce e rivendicare i nostri sacrosanti diritti».