Crosia, la Sindaca Aiello: «L'Opposizione forse vive su Marte»
Il primo cittadino: «La dismissione dell'area attrezzata presso il Centro di raccolta comunale è una decisione presa solo ed esclusivamente da Ecoross»
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CROSIA - «La prima a notare la dismissione dell'area attrezzata con annessi oggetti ornamentali posizionati presso il Centro di raccolta Comunale", dislocati a suo tempo per dare un'immagine diversa del sito di raccolta e sensibilizzare a sua volta verso l'importanza di un'economia circolare, è stata proprio l'Amministrazione comunale».
Inizia così la nota stampa di risposta a firma del sindaco di Crosia, che continua: «Ma facciamo un passo indietro. È il 13 febbraio quando, a mezzo Pec, il Comune chiede alla ditta Ecoross le informazioni sulle motivazioni che hanno spinto l'azienda verso questa scelta. La risposta di Ecoross arriva il 17 febbraio, in cui c'è scritto nero su bianco che le ragioni di tale disposizione derivano da cause di natura tecnica e procedurale. Dunque la decisione di smontare l'area attrezzata è una scelta riconducibile esclusivamente all'Ecoross e non al Comune che, sorpreso di tale decisione, si è immediatamente mobilitato per chiedere spiegazioni».
La sindaca non nasconde la sua delusione: «Ma l'opposizione in tutto questo cosa fa: si interfaccia con la maggioranza? Chiede spiegazioni alla ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti? Niente di tutto questo. Spara sentenze a mezzo stampa perché forse informarsi richiede troppa fatica. O perché forse conosce solo questo modo di fare politica. Purtroppo dove regna povertà di argomenti e non esiste terreno costruttivo di confronto, possono solo generarsi polveroni inutili fine a sé stessi. Essenzialmente ci sono due strade per fare opposizione: avere un ruolo sentinella e al tempo stesso propositivo e garante di un'alternativa possibile, e l'altro che si muove sul terreno della menzogna e dell'informazione falsa e tendenziosa volta ad infangare la controparte politica ad ogni costo. Siamo certi che i cittadini sappiano fare i dovuti distinguo».