Corigliano-Rossano città più brutta d’Italia? Opposizione: «Certificato il fallimento di Stasi»
La minoranza cittadina se la prende con il primo cittadino: «È incapace di governare la bellezza»

CORIGLIANO – ROSSANO – L’opposizione di Corigliano-Rossano, dopo la discutibile classifica stilata da Rtl sulle città più brutte d’Italia, punta il dito contro Flavio Stasi. Secondo la minoranza la gravissima responsabilità è quella di non avere sin dal suo insediamento mai trasformato, attraverso investimenti mirati in comunicazione strategica e marketing territoriale, questa bellezza ereditata nel più importante biglietto da visita internazionale di Corigliano-Rossano.
«Ecco perché – dichiarano i consiglieri comunali d’opposizione Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Piero Lucisano, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Giuseppe Turano, Elena Olivieri e Demetrio Walter Caputo – accade che Corigliano-Rossano non venga riconosciuta per quello che effettivamente è e rimbalzi, invece, ai vertici delle classifiche nazionali come città più brutta d’Italia. Come quella di Affari e Finanza, riportata da RDS. In questi 6 anni di sua amministrazione comunale – aggiungono – indichi, il Sindaco Stasi, in quale direzione ha mai investito per promuovere uno soltanto dei Marcatori Identitari Distintivi (MID) della Città. Dove, come, quando ha investito in marketing territoriale? Quale immagine della città e della sua bellezza si è mai incaricato di trasmettere fuori dai confini comunali, regionali o, addirittura, nazionali?».
Secondo l’opposizione questa brutta reputazione certifica il fallimento dell’Esecutivo Stasi: «La percezione nazionale ed internazionale della Città, quella che è stata spiattellata sui media nazionali nei giorni scorsi, certifica – proseguono i consiglieri di opposizione - il fallimento totale dell’Amministrazione Comunale e del suo sindaco soprattutto in termini di valorizzazione dello straordinario potenziale di immagine, culturale, turistico; in una parola nel governo della bellezza. Restano soltanto – concludono i consiglieri comunali d’opposizione Pasqualina Straface, Marisa Caravetta, Giancarlo Bosco, Piero Lucisano, Guglielmo Caputo, Daniela Romano, Giuseppe Turano, Elena Olivieri e Demetrio Walter Caputo – la demagogia ed il populismo, gli stessi che il primo cittadino ha utilizzato nei giorni scorsi per tentare in modo grossolano di reagire alla pessima figura fatta fare non solo alla Città o alla Calabria, pensando di attribuire alla sua Amministrazione comunale e alla capacità creativa del suo Sindaco, addirittura, la bellezza trasmessa alla città di Corigliano-Rossano da Madre Natura».