Grande Cosenza, l'ironia di Stasi contro la logica a "fricacumpagni" della politica bruzia
«Quello che si legge nel volantino non è un incidente di percorso, ma é il manifesto politico di una classe di potere fallimentare e logora che dobbiamo urgentemente superare»
CORIGLIANO-ROSSANO - Fusione e Provincia della Sibaritide continuano ad essere due temi caldi del nostro territorio... e non solo. Dal capoluogo cosentino pare levarsi un coro di voci che ha messo su una vera e propria stategia comunicativa che lede gli obiettivi dei territori "concorrenti" e che sfrutta la cosiddetta "teoria del nemico", instillando nei cittadini il terrore di una possibile usurpazione del ruolo di provincia da parte del territorio di Corigliano Rossano. In queste ora sta circolando un volantino dei sostenitori del Sì al referendum per la fusione Cosenza, Rende e Castrolibero che si terrà la prossima domenica 1 dicembre dal contenuto controverso. Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Flavio Stasi che attraverso una nota social ha dichiarato: «Pubblico questo manifesto evitando di riportare chi lo ha promosso: ormai lo ha visto l’intera Calabria. Contenuti tanto beceri non hanno bisogno di alcun commento, ma é utile invece partire da questo per comprendere con quale logica il potere calabrese abbia reso la Calabria l’ultima in qualsiasi graduatoria esistente».
«In sintesi - spiega - sarebbe la logica dei “fricacumpagni”, ma non è solo questo: é l’assoluta mancanza di visione d’insieme di una terra che deve competere per migliorare i servizi di tutti. Ecco perché da mesi parlo di modello sbagliato».
«Quando si propone un nuovo ente intermedio, per esempio, non é per diminuire i servizi di nessuno ma per migliorare l’efficienza e la competitivitá di tutti. Mai abbiamo immaginato di chiedere la restituzione del Tribunale chiudendone un altro, così come quando parliamo di nuovi nodi Alta Velocità: mai vorremmo dividere ma al contrario dobbiamo unire ed infrastrutturare Calabria settentrionale e meridionale, dal tirreno allo ionio. Per essere competitivi bisogna mettere in rete risorse, non spartirsi le briciole sempre più misere. Ecco, quello che leggete non è un incidente di percorso, ma é il manifesto politico di una classe di potere fallimentare e logora che dobbiamo urgentemente superare. Ai cittadini di Cosenza, Rende e Castrolibero auguro buon voto democratico e libero, consigliando con umiltà di votare per un progetto aperto, una visione futura di città e di territorio, e non di certo per questi squallidi deliri».