«Chi ha governato per 10 anni vuole che stani i grandi evasori. Perché non lo ha fatto quando poteva (e doveva)?»
La sindaca di Crosia, Aiello, interviene sul tema dei controlli fiscali sul quale ha polemizzato l'opposizione, poi aggiunge: «Forse il problema è stato toccare gli amici degli amici»
CROSIA - «Sogno o son desta? In queste ore nella mia città si sta consumando il fenomeno del paradosso: la mia Amministrazione viene accusata di sperpero e di danno erariale perché, come annunciato pubblicamente nei giorni scorsi, ha avviato dei controlli fiscali per contrastare l'evasione. Ebbene, subito fiato alle trombe per dire che il sindaco dovrebbe occuparsi di altro, che dovrebbe andare a guardare sui conti dei grandi evasori perché là si che ci sarebbe denaro da recuperare». Così in una nota la sindaca di Crosia, Maria Teresa Aiello.
«Noto con piacere allora che anche chi dissente, in fondo, paradosso nel paradosso, - aggiunge - concorda con me che gli evasori ci sono eccome. Ma aggiungo anche che non bisogna andare tanto lontano, che non occorre pensare a quelle società offshore che investono i loro beni in quelle isole esotiche paradisiache. Basta buttare l'occhio molto più vicino, sotto il naso. Semplicemente qui in casa nostra. E perché l'amministrazione uscente e chi sta suggerendo di andare da questi grandi evasori non l'ha fatto prima, quando doveva e poteva? Sarà forse un caso che questi controlli, con l'unico fine di far pagare tutti per pagare tutti di meno, stanno dando così fastidio? Sarà forse una coincidenza che in questa prima settimana di accertamenti siano già piovute fior di autodenunce per mettere in regola le posizioni fiscali di quanti fino ad oggi hanno galleggiato nel limbo approfittando di un sottobosco e di un modo di governare che consentiva loro, e a quelli come loro, di fare il bello e cattivo tempo? Bene, adesso questo tempo è finto. Dopo dieci anni di amministrazione Russo che ha lentamente condotto il Comune in dissesto è ora di rialzare la testa. E anche la schiena. Sono a dir poco ridicole le accuse che tacciano l'amministrazione Aiello di sperpero di denaro. Possono venire a farmi le pulci, a controllare spesa dopo spesa. Forse è vero il detto secondo il quale chi male pensa male fa ma siccome, da quando ci siamo insediati, stiamo pensando soltanto a far quadrare i conti e a ridare a questa città la dignità e lo sviluppo che merita, non temo nessuna accusa - anzi maldicenza - e vado dritta per la mia strada avendo dalla mia parte la legge con la L maiuscola e il supporto di tutti gli onesti cittadini. L'era delle zone grigie, dei furbetti, dei favoritismi agli amici degli amici a spese di tutta la cittadinanza è ufficialmente finita».