Vicenda Baker Hughes, convocato il Consiglio comunale monotematico
Il presidente Madeo ha fissato la data: l'Assise si riunirà il prossimo 24 ottobre. Intanto scendono in campo i sindacati nazionali di categoria: «Si alla costruzione del nuovo sito a Corigliano No alla politica miope che non guarda allo sviluppo»
CORIGLIANO-ROSSANO – In seguito alla conferma unanime della Conferenza dei capigruppo, presieduta dalla presidente del consiglio Rosellina Madeo, il consiglio comunale di Corigliano-Rossano si riunirà il prossimo 24 ottobre per discutere, in una seduta monotematica, l'ormai intricata e scottante vicenda legata al progetto industriale di Baker Hughes all'interno del porto cittadino.
Durante la Capigruppo dell'8 ottobre, che ha visto la partecipazione unanime dei rappresentanti dei gruppi di maggioranza, è stata confermata la data e ribadito da parte della maggioranza «l'attenzione costante delle istituzioni cittadine verso questa vicenda, in un percorso che si intende percorrere con trasparenza e responsabilità».
La questione, che si è riaperta violentemente dopo che il colosso industriale italo-americano ha comunicato di volersi disinteressare la progetto a causa dei tempi lunghissimi che si stanno prospettando anche a causa di un ricorso al Capo dello Stato presentato proprio dal Comune, sta generando una notevole attenzione anche a livello nazionale. In una comunicazione recente, il coordinamento nazionale di Fim/Cisl-Fiom/Cgil-Uilm/Uil del gruppo Baker Hughes-Nuovo Pignone, infatti, ha espresso preoccupazione per la decisione aziendale di rinunciare al progetto di costruzione del nuovo sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano. La rinuncia è stata comunicata tramite una nota inviata ai coordinatori nazionali.
«Abbiamo da sempre sostenuto questo investimento - si legge in una nota congiunta del Coordinamento nazionale BH Nuovo Pignone - poiché avrebbe rappresentato e continua a rappresentare una grande leva per lo sviluppo industriale della Calabria e del mezzogiorno. Il settore manifatturiero nel nostro Paese soffre di un’assenza di politiche industriali spesso legate alla mancanza di investimenti privati e di progettualità da parte della politica Istituzionale nazionale e anche locale. I primi ad essere colpiti da questa miopia della politica sono proprio i lavoratori e le lavoratrici. Da quell’investimento non solo può nascere occupazione per il territorio, ma uno stanziamento privato da oltre 60 milioni di euro in una regione come la Calabria non possiamo perderlo, perché ne va dell’idea stessa che abbiamo dello sviluppo del Paese. Per queste ragioni - sottolineano ancora - riteniamo sbagliata la scelta della politica locale di contrapporsi alla costruzione del sito industriale, dimostrando poca attenzione al lavoro e al suo sviluppo. Chiediamo perciò alla politica locale di rivedere le proprie posizioni, in considerazione del fatto che il Sindaco del comune si è guardato bene di incontrarci come organizzazioni sindacali di categoria regionali e nazionali, a fronte anche di una richiesta ufficiale avanzata in data 2 luglio 2024 alla quale non ha mai riposto. Chiediamo altresì alla direzione aziendale di non abbandonare l’investimento, garantendo che lo stesso sia effettuato nell’area individuata a Corigliano-Rossano per le potenzialità e le professionalità presenti sul territorio che avrebbero un volano di crescita positiva per l’occupazione e anche per lo stabilimento Baker Hughes di Vibo Valentia sul quale vogliamo garanzia sugli investimenti».
Insomma, il prossimo consiglio comunale del 24 ottobre sarà cruciale, chiamato a mediare tra interessi economici, occupazionali e le decisioni politiche locali. Sarà un'occasione per chiarire le posizioni e cercare soluzioni che possano conciliare crescita industriale e benessere del territorio. Almeno questo si spera, con un auspicio: che si possa ritornare ad un tavolo di trattativa e mediare nel breve tempo la migliore soluzione per tutti, territorio e azienda.