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Il new deal di Stasi non piace alla Minoranza: bocciate le linee programmatiche del sindaco

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CORIGLIANO-ROSSANO – Ci sono le linee programmatiche di Stasi 2.0, il new deal – come lo avevamo definito ieri – della seconda era post elezioni, e poi c’è l’altra versione. Quella fornita dai Gruppi di Minoranza in Consiglio comunale che, come ovvio, cercano una narrazione differente di questa città rispetto a quella imposta da Stasi. L'opposizione accusa il sindaco di riproporre promesse rimaste irrealizzate dal 2019, evidenziando un fallimento diffuso nei suoi obiettivi.

E gli interventi incalzanti dall’emiciclo del Centro Destra, durante la seduta consiliare di ieri, hanno portato sul tavolo della discussione tutte (o quasi) le defaillance del primo cittadino e della sua squadra: i ritardi nell'approvazione dello Statuto Comunale, una ristrutturazione inefficace dell'amministrazione, e una gestione finanziaria giudicata fallimentare. La minoranza ha criticato anche l'incapacità di affrontare problemi chiave come il randagismo, la mancata introduzione di un garante per i diritti dei disabili, e lo stato di abbandono dei centri storici.

 

Svilimento sistematico di tutti gli strumenti di partecipazione

Dai ritardi intollerabili (4 anni!) per l’approvazione per altro a maggioranza dello Statuto Comunale allo stallo interessato sui municipi, dalle polemiche suscitate dall’inutile iniziativa (poi abbandonata dallo stesso Esecutivo) assunta sullo stemma comunale fino allo svilimento scientifico e sistematico di tutti gli strumenti di partecipazione, «quello di Stasi – ha detto Guglielmo Caputo – è stato e continua a manifestarsi come il mal governo dell’uomo solo al comando, allergico alla trasparenza e soprattutto al coinvolgimento dei cittadini».

Mancata riorganizzazione interna e mortificazione del personale

«A ciò si aggiungano – ha detto – la mancata riorganizzazione della macchina comunale con la mortificazione delle risorse e delle professionalità interne attraverso il ricorso sistematico ai dirigenti per nomina diretta e fiduciaria ex Art. 110; nessuna soluzione e nessun risparmio rispetto all’emergenza idrica, continuando nella realizzazione di pozzi; gli innumerevoli disagi ai cittadini con l’errata dislocazione degli uffici nei centri storici e, infine, il fallimento totale sul turismo».

Bilancio a rischio per anticipazione cassa e debiti con tutti

Per Piero Lucisano, per il quale le nuove linee di mandato di Stasi non contengono nulla di realizzabile, l’ente è a serio rischio chiusura bilancio per l’anticipazione di cassa, per la scellerata gestione delle finanze e per i giganteschi debiti con aziende ed enti sovracomunali ai quale il Sindaco ha esposto documentatamente la Città. «Su demanio civico e terre livellari – ha proseguito – si discute a vuoto ormai da cinque anni; sulla mensa che dovrebbe partire nel giorno stesso di avvio delle attività scolastiche siamo sempre alle stesse irricevibili scusanti; sulla differenziata dobbiamo soltanto ringraziare l’efficienza e professionalità della società incaricata che ci salva dai maggiori costi per gli smaltimenti extra; sulla tassa di soggiorno permane un vergognoso silenzio tombale ed il Primo Cittadino – ha aggiunto – pensa però di poter distrarre tutti con le sue fumose dichiarazioni ed iniziative sulla nuova Provincia».

Sul randagismo 5 anni di disinteresse. Ora si ascoltino proposte

Sul fenomeno aggravato ed ampiamente denunciato del randagismo – ha sottolineato Giancarlo Bosco – si registrano oggi le conseguenze di cinque anni di disinteresse totale dell’Amministrazione Comunale. «Eppure – ha detto Elena Olivieri ricordando l’iniziativa assunta in merito nelle scorse settimane dal consigliere comunale e regionale Pasqualina Straface – le soluzioni ci sono e vanno messe in campo, con spirito di ascolto e collaborazione rispetto alle proposte che giungono tanto dall’opposizione quanto dai volontari, evitando inutili strumentalizzazioni o sensazionalismi».

 

Intrattenimento fatto passare per turismo e marketing territoriale

Analogo spirito di apertura e di collaborazione – ha precisato la Olivieri – ci auguriamo l’Amministrazione Comunale privilegerà rispetto alle nostre proposte per invertire il fallimento delle politiche turistiche che fino ad oggi si sono tradotte soltanto in ingente spreco di risorse pubbliche per intrattenimento, senza alcun investimento reale in marketing territoriale ed in pianificazione, come lo stesso Sindaco, del resto ammette nelle sue linee di mandato.

 

Introdurre garante tutela diritti disabili assente nelle linee

Daniela Romano ha definito un atto dovuto sostenere l’introduzione della figura del Garante per la tutela dei diritti dei disabili, collante prezioso nel dialogo e nel rapporto tra istituzione, famiglie e associazioni di categoria, finalizzato a garantire maggiore autonomia ai soggetti fragili e che «purtroppo – ha detto – non viene preso in considerazione nelle linee di mandato del Sindaco Stasi per il prossimo quinquennio. È – ha chiosato – uno dei tanti vuoti che, come opposizione, ci impegniamo a colmare e sul quale ci aspettiamo massima collaborazione da parte della maggioranza e dell’Esecutivo».

Ritardi PSA stanno bloccando città. Su differenziata dare numeri veri

Demetrio Caputo ha insistito sulla necessità di preferire i concorsi alle nomine dirette ex Articolo 110, parlando di attuale inefficienza delle risorse interne e di sottodimensionamento della Polizia Locale. «I ritardi sul Piano Strutturale Associato (PSA) – ha continuato – stanno bloccando lo sviluppo della città; il mancato governo dei problemi della depurazione continua a costarci la mancata Bandiera Blu; l’inerzia sulla necessità di prevedere e riscuotere canoni di pagamento per l’utilizzo delle strutture sportive sta generando diseguaglianze e scorrettezze diffuse; e sulla differenziata, invece di disseminare percentuali bulgare ma sganciate dal dato reale, il Sindaco farebbe meglio a chiarire i numeri effettivi di quanti cittadini rispettano la differenziata, visto che – ha chiosato – Corigliano-Rossano risulta di fatto piena di spazzatura».

 

Centri storici nel totale abbandono

Sul degrado senza precedenti che interessa i due centri storici della Città si è soffermata in particolare Marisa Caravetta, chiedendo cosa sia stato fatto in particolare in questi ultimi 5 anni oltre all’ordinaria manutenzione come il taglio delle erbacce spacciata per straordinaria amministrazione. Ha inoltre manifestato dubbi e perplessità sui progetti Pinqua che interesseranno il centro storico di Corigliano dove sarebbero stati investiti 1 milione e 43 mila euro per la realizzazione di due stanze di 45 metri quadrati; un orto botanico da realizzare in un dirupo e da destinare alla gestione degli anziani. La Caravetta ha chiesto lumi sul team dei progettisti, se sarà unico per tutti i PINQUA o solo per questo intervento. Sulla progettazione, se è stata affidata mediante una gara ad evidenza pubblica nazionale e comunitaria. Su come sono stati scelti i 20 tecnici menzionati. «I tecnici nostri locali che fine hanno fatto? – ha incalzato. Ma il sindaco non era per la permanenza e la non migrazione dei giovani? Il parcheggio di San Domenico prevede la realizzazione di un muro di 7 metri lineari in cemento armato. Ma il Sindaco – ha aggiunto - non era per la non cementificazione?»

 

Stasi si occupi della città, non di Regione o di nuova Provincia

«Ci si concentri di più tutti – ha scandito Giuseppe Turano – sulle tante, troppe questioni aperte cittadine, sulle tante emergenze evidenziate nei diversi interventi dell’opposizione, come sulla sicurezza a Schiavonea, sulla crisi che sta coinvolgendo la rete commerciale soprattutto nei centri storici, sul deficit di comunicazione e trasparenza sui grandi progetti della Città come quello della SS106 così come su tutte le altre prospettive di sviluppo, ad esempio sul progetto di allungamento del Lungomare, attivandoci insieme, ma in fretta – ha concluso Turano – per un confronto con Enel. Particolare preoccupazione ha espresso anche Turano per quanto riguarda il ritardo che continua a registrarsi sul Psa centrale per lo sviluppo del territorio».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.