Tonino Uva: «La provincia della Sibaritide rafforzerebbe il territorio»
Il consigliere comunale di maggioranza di Corigliano-Rossano: «Serve unità e lungimiranza»
CORIGLIANO-ROSSANO – L’idea di istituire la provincia della Sibaritide è diventato uno degli argomenti più discussi del territorio. Con una nota stampa, questa mattina, è intervenuto anche il consigliere comunale e membro della commissione per l’autonomia amministrativa, Tonino Uva.
Come fondatore di uno dei comitati che oltre vent'anni fa lavorò duramente alla istituzione di una provincia della Sibaritide, si dichiara molto felice del fatto che si è ripreso un dibattito vero su questo argomento.
«Si tratta certamente di un merito dell'attuale Amministrazione che, con l'Istituzione di una apposita commissione consiliare, ha posto nuovamente la questione, con coraggio ed anche a costo di farsi qualche nemico. All'epoca la mancata istituzione di una provincia dello ionio e del pollino fu certamente causata dalla poca lungimiranza, per non dire miopia ed irresponsabilità, della classe politica dell'epoca, che non riuscì – nel momento decisivo – a trovare una sintesi per logiche di campanile».
Tonino Uva è sicuro: «Dopo vent'anni possiamo dire che quella "non scelta" ha fatto male a tutti: ai due grandi centri di Rossano e Corigliano che hanno perso presidi istituzionali basilari; alle vicine Crosia, Cassano, Cariati, Trebisacce, nei quali sono stati tagliati ulteriori servizi ed investimenti; alla vicina Castrovillari che, a parte il pennacchio del Tribunale, restano ben poche prospettive; a tutte le comunità che ruotano intorno ai grandi centri della Sibaritide. Oggi credo che questa realtà possa essere capovolta per molte ragioni. C'è sicuramente l'elemento dirompente ed unico della nascita della città di Corigliano-Rossano, che ha oggettivamente ridefinito l'assetto istituzionale della Calabria e che deve essere considerato. Ho inoltre la fiducia che oggi alla guida di tutte le istituzioni, locali e non, ci possa essere una classe dirigente che ha imparato dagli errori del passato e che non si rassegni alle solite inutili divisioni politiche o di campanile: bisogna cambiare la storia».
La Provincia risolverà i problemi del territorio? Il consigliere comunale avverte: «No, si tratta di uno strumento che poi dovrà essere usato per quello, ma anche di un doveroso riconoscimento di autonomia amministrativa ad un'area che presenta, di fatto, tutte le caratteristiche politiche, sociali, economiche e territoriali per esserlo. È da questo presupposto che bisogna partire, un dato di fatto oggettivo, mentre sotto il profilo giuridico, oltre alla presenza di una città di 80 mila abitanti, è proprio nell'ambito della giusta rivisitazione della legge Delrio e del ruolo delle provincie che riteniamo necessario inserire il ragionamento sulla istituzione della nuova Provincia ed è evidente che è necessario il supporto di tutte le figure istituzionali del territorio e della Calabria per condividere questo percorso: sarà questo uno degli obiettivi della Commissione Consiliare che ha già ricevuto il totale appoggio del Primo Cittadino di Corigliano-Rossano».
Il consigliere comunale vicino a Flavio Stasi poi conclude: «L'istituzione della nuova Provincia, sia chiaro, non serve solo per attivare presidi istituzionali – cosa comunque importante in un territorio di centinaia di migliaia di persone che si trovano ad un'ora da servizi basilari – ma rappresenta uno strumento per garantire al territorio, quindi all'intera Calabria, maggiore competitività. Si esca dalla logica che la Provincia della Sibaritide serve solo alla Sibaritide o a Corigliano-Rossano: una logica vecchia che non ha mai aiutato la Calabria. Nel grande come nel piccolo, si cresce insieme e la Sibaritide ha ancora un enorme potenziale da esprimere a favore dell'intera regione».