A Cariati l'Isola ecologica resta chiusa e gli ingombranti "sparsi" per la città
Il sospetto de Le Lampare: «Non è tutto fermo soltanto per la questione della concessione. Ci piacerebbe, e sarebbe diritto dei cittadini, che i Servizi di Igiene Urbana fossero attivi e funzionanti»
CARIATI- «"Il gestore nel periodo di marzo/aprile dovrà prevedere due cassoni scarrabili di 30 mc, da posizionare rispettivamente nelle contrade di Santa Maria e San Cataldo [...]. Tali cassoni serviranno per accogliere gli ingombranti che i proprietari delle seconde case si disfano in modo abituale ogni anno". Questo non è un punto del programma elettorale della coalizione Insieme, questo è ciò che è scritto (al punto 12.18.) sul Piano Integrato dei Servizi di Igiene Urbana che è parte integrante del Capitolato d'Appalto per la gestione dei Servizi di Igiene Urbana nel Comune di Cariati. Quante persone hanno visto questi cassoni? Quanti ingombranti ancora ci toccherà vedere per le strade affinché qualcuno - anche solo per mischiare le carte - dirà che cariatesi e turisti sono sporcaccioni?».
Con queste domende si apre la nota stampa del Gruppo Consiliare Lampare, che continua: «È chiaro che il non funzionamento dell'Isola ecologica sta alimentando, di conseguenza, oltre ai disagi anche i reati relativi all'abbandono dei rifiuti, causando ovviamente l'aumento dei costi, la diffusione di comportamenti errati e dannosi e problemi ambientali. Siamo ormai a fine marzo, continuiamo a raccogliere segnalazioni dai nostri concittadini, i quali lamentano la mancata attivazione del servizio a domicilio di raccolta dei rifiuti ingombranti e dei rifiuti RAEE ma anche quella delle ormai mitiche Mini Isole Ecologiche Informatizzate».
«Vi è poi - continua la nota - la necessità di bonifica dei rifiuti che giacciono intorno all'Isola Ecologica. È chiaro, in questo Servizio qualcosa non funziona o funziona solo il minimo indispensabile. Il Sindaco sicuramente "farà il punto" e ci mostrerà qualche atto firmato e chiarirà tutto - perchè "non servono le parole"- così come è successo dopo il nostro comunicato del 28 gennaio (per saperne di più). Il Sindaco, ci rispose dagli schermi di cariatinet il 6 febbraio (reperibile qui dal minuto 26). In questi 3 minuti di intervista dedicati alle nostre richieste, il Sindaco ci illumina sulle ragioni per cui, secondo lui, l'Isola Ecologica del Varco sarebbe stata inibita ai cittadini per il conferimento rifiuti. Minò dice che dopo l'affidamento al nuovo gestore del Servizio di Igiene Urbana (11 luglio del 2023), "si sono accorti - a proposito di atti - che l'Isola Ecologica era priva della concessione demaniale idraulica per lo scarico delle acque meteoriche opportunamente depurate". Quindi ci sottolinea che, dopo solo sei mesi, cioè il 14 dicembre 2023, il Sindaco firma un "atto" - presumiamo sia una richiesta - grazie al quale, l'11 gennaio 2024, la Regione Calabria, con "Decreto 19028", ha rilasciato la concessione».
«Il Sindaco, su questo punto, continua dicendo che "l'Isola Ecologica non poteva essere aperta prima, che adesso ci siamo, che non serve parlare ma servono gli atti". Conclude affermando che "l'Isola Ecologica aprirà, sarà in regola" e che sarà "consegnata in regola" all'azienda che si organizzerà "posizionando dei container", infine l'Isola Ecologica potrà riaprire al pubblico. Non dice però quando, nonostante sulla Gara d'Appalto sia scritto che "dalla data di consegna del servizio, quindi da luglio poi, l'Appaltatore dovrà garantire la piena operatività con apertura al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 almeno 3 volte a settimana". Il tempo, però, continua a scorrere e nonostante le concessioni avute l'isola ecologica rimane ancora inattiva. Peccato, noi avevamo comunque chiesto altri "atti" che purtroppo non sono arrivati o addirittura pare che non siano stati sottoscritti. Probabilmente il Sindaco non è mai salito al Varco, altrimenti saprebbe che dei container sono stati posizionati da metà luglio come saprebbe anche che l'azienda gestore del servizio continua ad usare l'Isola Ecologica come sede operativa, adibita a ricovero di attrezzature e parcheggio dei mezzi».
«Noi pensiamo che questo sia il vero motivo per cui l'Isola Ecologica non è ancora aperta al pubblico e cioè che non è tutto fermo soltanto per la questione della concessione. Come Movimento Lampare attraverso questo Gruppo Consiliare, abbiamo già esternato la nostra preoccupazione nella gestione dei Servizi di Igiene Urbana. Ci auguriamo che vengano messe in atto, sin da subito, tutte le misure affinché l'Isola Ecologica sia riaperta, le Mini Isole Ecologiche Informatizzate e i ritiri a domicilio siano finalmente attivati. Così come ci auguriamo che i grandi cassoni per gli ingombranti siano posizionati a Santa Maria e a San Cataldo. Insomma ci piacerebbe e sarebbe diritto dei cittadini che i Servizi di Igiene Urbana fossero attivi e funzionanti» cocnludono.