In arrivo il decreto che consente la cassa integrazione ad ore per i lavoratori a rischio per il caldo
Rapani (FdI): «Il Governo Meloni tutela i lavori edili e agricoli dal caldo estremo. Le misure vanno a rinforzare le ordinanze firmate da Occhiuto, che vietano il lavoro nei cantieri e nei campi nelle ore di maggiore esposizione al sole»
ROMA - «In arrivo il decreto che consente la cassa integrazione ad ore per i lavoratori a rischio eventi meteo come il caldo estremo di queste settimane per gli impiegati edili e nell'agricoltura. Troppe morti, troppi incidenti sul lavoro anche in Calabria stanno destando preoccupazione. E così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato provvedimenti nel decreto legge che sarà all'esame del prossimo Consiglio dei ministri». È quanto dichiara il senatore e componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani.
«Le misure vanno, peraltro, a rinforzare le ordinanze, contingibili e urgenti, firmate dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto, che vietano il lavoro nei cantieri edili e nei campi nelle ore di maggiore esposizione al sole, ovvero dalle 12,30 alle 16. Il provvedimento che andrà all'attenzione del Governo varrà per tutto il 2023, ma nelle intenzioni vi è quella di rendere la misura strutturale. Nel corso della riunione del tavolo tra il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, il sottosegretario Claudio Durigon, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, l'Inl, l'Inps, l'Inail, l'Anci, l'Upi, la Conferenza delle Regioni, le associazioni datoriali e sindacali è stato annunciato il provvedimento che estende la possibilità di chiedere la cassa integrazione ad ore in caso di eventi estremi non evitabili, escludendola dal computo delle settimane del biennio mobile», spiega il senatore Rapani.
«Novità che riguardano la Cigo per il settore edile e la Cisoa per quello agricolo, ovvero i lavori più esposti alle alte temperature. È indubbio che nelle attenzioni del governo Meloni vi sia, prima di ogni cosa, la sicurezza e la salute sul posto di lavoro. La misura che si intende adottare – conclude Ernesto Rapani – va nella direzione della prevenzione e della protezione dei lavoratori. Da questo punto di vista, con Occhiuto, la Calabria è in prima fila».