Omicidio Sibari, Laghi: «Comportamenti da Far West, contrastati con massima fermezza»
Il membro della Commissione Consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa ribadisce: «La 'nrangheta deve essere contrastata non solo dalle forze dell'ordine e dalla politica ma anche dai cittadini»
CASSANO JONIO - «Ancora un fatto di sangue macchia la Sibartitide e il Pollino. Ancora la 'ndrangheta apre il fuoco spaventando ulteriormente la società civile dopo tre omicidi nel giro di un anno». Così il consigliere regionale, Ferdinando Laghi, membro della Commissione Consiliare contro il fenomeno della 'ndrangheta, della corruzione e dell'illegalità diffusa, circa l'omicidio di Antonella Lopardo, avvenuto nella tarda serata di ieri nel territorio di Cassano Jonio.
«È fondamentale che questi comportamenti da Far West vengano contrastati con la massima fermezza. Non possiamo tollerare questa violenza che, senza timori e remore, spara all'impazzata a colpi di kalashnikov.
Confido nell'alacre lavoro degli inquirenti della Procura della Repubblica di Castrovillari in stretto contatto con la DDA di Catanzaro, guidata dal Procuratore Nicola Gratteri. Da parte mia, la massima collaborazione, assieme ai colleghi della Commissione dedicata, al contrasto di questa piaga che alligna in un territorio meraviglioso e ricco di storia come la Sibaritide».
«Al contempo - conclude Laghi - mi congratulo per l'importante operazione Eureka condotta dai Carabinieri e guidata dalla DDA di Reggio Calabria che ha consegnato alla giustizia 108 affiliati alla malavita, sempre più presente anche all'estero, soprattutto in Germania. I tentacoli di questa piovra devono essere tagliati alla radice dall'azione delle forze dell'ordine e con il contributo delle forze politiche e sociali e di tutti i cittadini».