«La strada Sila-Mare resta e sarà patrimonio della Sila Greca. Fronte comune con Longobucco»
Il sindaco di Caloveto, Umberto Mazza esprime affetto e vicinanza al sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo: «Quel crollo non deve diventare l’ipoteca finale alla sopravvivenza dei nostri comuni»
CALOVETO - «La strada Sila–Mare era, resta e sarà patrimonio di tutti i comuni e di tutte le popolazioni della Sila Greca, non solo della comunità di Longobucco alla quale in questo momento difficilissimo siamo vicini con sentimenti di grande solidarietà e amicizia antica e rinnovata. Lo scandaloso crollo del Ponte sul Trionto dei giorni scorsi, le cui brutte immagini hanno indignato e fatto riflettere l’Italia intera, tocca da vicino e riguarda le sorti di tutto l’entroterra il cui stato di progressivo isolamento infrastrutturale soprattutto degli ultimi decenni, le istituzioni locali continuano invano a denunciare, chiamando in causa anche pubblicamente tutte le autorità direttamente ed indirettamente competenti. Cosa che da oggi faremo ancora di più se possibile».
È quanto dichiara il Sindaco Umberto Mazza che stamani (mercoledì 10 maggio) ha incontrato il collega Giovanni Pirillo di Longobucco, ribadendogli «l’affetto ed il massimo sostegno dell’Amministrazione Comunale e della comunità cittadina per rafforzare quello che – scandice – dovrà essere il fronte comune di tutta quest’area per stare addosso a quanti hanno il dovere di non abbandonare nessun territorio a se stesso. Servirà adesso vera e propria militanza istituzionale – continua – rispetto a tutti i livelli sovra comunali coinvolti. Nessuna iniziativa dovrà essere sottovalutata e nessun tempo morto dovrà essere consentito a nessuno. La direzione è una sola: accelerare il ripristino di un vuoto che allo stato, in presenza di una strada alternativa di fatto impraticabile in tempi normali ed anch’essa in condizioni di grave rischio perché non manutenuta in questi anni, significa la morte certa di un’intera area della provincia di Cosenza che, anche confidando nella conclusione della Sila-Mare, stava invece nutrendo fiducia nella possibilità di recuperare gap e ritardi ereditati e di poter fruire, al pari di tutti gli altri italiani, degli stessi diritti fondamentali e costituzionali».
«Apprezziamo – aggiunge – l’attenzione e la vicinanza subito dimostrate dal Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto recatosi sui luoghi e richiedendo l’intervento del Governo Nazionale. L’auspicio – va avanti – è che vi sia da parte di tutti la massima sorveglianza sia in termini di assunzione di responsabilità che di garanzia degli impegni assunti; perché – conclude Mazza – non possiamo permettere che calino altro silenzio e disinteresse su quest’ennesima ed inaccettabile ferita al territorio. Quel crollo non deve diventare l’ipoteca finale alla sopravvivenza dei nostri comuni e su questa linea da oggi sarà mobilitazione senza se e senza ma».