Co-Ro cerca 3 ingegneri: assunzione per solo titoli. «Schiaffo ai giovani e alla meritocrazia»
È quanto denuncia il coordinamento cittadino di FdI: «Si applica una “procedura d’urgenza” che era stata autorizzata in tempo di Covid. Si tratta di misure che ora, ovviamente, non hanno alcun motivo di esistere»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il Comune di Corigliano-Rossano cerca 3 ingegneri da assumere a tempo indeterminato. Una notizia senz’altro positiva, in linea teorica, poiché allorquando un ente pubblico, soprattutto se locale, indice bandi di concorso rivolti alla stabilizzazione nel mondo del lavoro di giovani professionisti, questo equivale ad investire su nuove risorse umane con beneficio per tutta la comunità. Peccato, però, che l’Amministrazione Comunale guidata da Flavio Stasi si muova in tutt’altra direzione, poiché tale iniziativa non porta con sé il valore della meritocrazia, ma prosegue con l’aberrante logica dei due pesi e delle due misure».
È quanto scrivono dal Coordinamento Cittadino di Fratelli d’Italia Corigliano-Rossano.
«I bandi in oggetto, - spiegano - infatti, prevedono l’assunzione per soli titoli, in assenza quindi di prove scritte e/o orali, applicando una “procedura d’urgenza” che era stata autorizzata in tempo di Covid. Anche altre Amministrazioni, in piena emergenza epidemiologica, erano ricorse a simili procedure, ma non continuando poi a perpetuarle successivamente. Si tratta di misure che ora, ovviamente, non hanno alcun motivo di esistere ed infatti, a conferma della “particolarità” di quanto deciso e attuato dall’esecutivo, sembra che ci sia più di uno screzio tra segretario comunale e taluni consiglieri di maggioranza, i quali, a giusta ragione, sosterrebbero che questa non è più una procedura applicabile».
«Proseguono i tempi bui, dunque, con l’attuale Amministrazione Comunale, per i giovani professionisti che ambiscono a vivere e lavorare in un contesto normale, distinto e distante da concorsi “a metà”. La negazione totale di quanto asserito dallo stesso sindaco in campagna elettorale e poi, una volta eletto, allorquando incitava i giovani a studiare perché si sarebbe dato vita alla cosiddetta “stagione dei concorsi”. Per non parlare, ancora, delle frequenti “prediche” del primo cittadino ad inizio consiliatura sulla necessità di valorizzare le risorse interne, dando poi seguito ad una politica nel senso opposto, che ha visto reiteratamente umiliate e isolate le pur tante eccellenze presenti nella macchina comunale. Come dire: oltre il danno, la beffa».