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Crosia, Giovanni De Vico difende e motiva il suo passaggio a Forza Italia

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CROSIA – Ci sono due ragioni di fondo che hanno spinto Giovanni De Vico ad abbandonare il percorso comune e civico del movimento “La città libera che vogliamo” per abbracciare (o ri-abbracciare) gli amici sulle sponde di Forza Italia. Il primo è che l’anima, prevalente, di sinistra e di ispirazione PD interna al gruppo di Opposizione consiliare si è troppo appiattito sulle posizioni radicali della neo segretaria nazionale Elly Schlein. Il secondo la volontà di non sottomettersi a «candidature autoreferenziali» in vista delle ormai imminenti elezioni amministrative della prossima primavera 2024.

Almeno questo da quanto si apprende da una nota a firma dello stesso Giovanni De Vico che in «coerenza e coscienza» risponde alla presa di posizione dei due colleghi consiglieri comunali Maria Teresa Aiello e Natalino Loria che nei giorni scorsi, prendendo atto dell’adesione a FI del loro compagno di viaggio, avevano annunciato lo “scioglimento” del gruppo “La città libera che vogliamo” e la creazione di un nuovo gruppo democratico all’interno dell’emiciclo consiliare

Sicuramente non è stato un passaggio di fronte, una transumanza facile quella di De Vico che così giustifica la sua presa di posizione. «Coerenza e coscienza – dice - avrebbero voluto altro, ovvero la continuità nel solco tracciato anni addietro con la costituzione del gruppo civico “ la città libera che vogliamo” e per cui si è tenuto in consiglio comunale un atteggiamento di ferma opposizione all’attuale governo cittadino».

Poi un passaggio sul suo percorso e sulla sua posizione di leader dell’opposizione e quindi sul perché della sua scelte: «oltre ad aver tenuto equilibrio e profondo rispetto nei confronti delle varie anime eterogenee (certamente non esclusivamente di ispirazione di sinistra ma piuttosto anche dissidenti per varie questioni rispetto al governo cittadino o alla proposta Russo e ai moderati di centro destra) – dice De Vico - che hanno caratterizzato il percorso che ha portato attraverso le primarie alla mia candidatura e alla costituzione del gruppo civico, senza alcuna marcata ispirazione politica, de “La città libera che vogliamo“, nel momento in cui si registrano ingiustificate frenesie o voglia di caratterizzarsi a tutti i costi con il PD e nello specifico nella linea oggi vincente all’interno dello stesso partito, ovvero una linea marcatamente di sinistra radicale, per motivi allo stato poco comprensibili per la mia persona, ho assunto questa decisione».

E lo ha fatto, De Vico, proprio per il «rispetto nei confronti degli elettori che mi hanno dato e ci hanno dato mandato di rappresentanza civica»: «Ho deciso – scrive - di non aderire a spinte politiche dettate da contaminazioni partitiche e dunque di continuare con coerenza il mio percorso di oppositore all’attuale amministrazione seguendo i principi che da sempre hanno caratterizzato la mia storia politica».  De Vico non rinnega le sue posizioni liberali, che in passato (nel 2000/2001) lo hanno visto tra le fila di Forza Italia. «La storia che alcuni vogliono artatamente omettere è il mio allontanamento da Forza Italia ai tempi a causa dell’avvicinamento di alcuni personaggi al partito per mero opportunismo. Pertanto – aggiunge - non comprendo le esternazioni dei miei ex colleghi di gruppo consiliare, ai quali comunque auguro il meglio sotto l’aspetto politico futuro e ai quali continuerò a porre sponda con coerenza al mio mandato nella ferma opposizione al governo Russo. Fermo restando che rimane mia intenzione, ripartire da un percorso civico – conclude -  che sia il più ampio possibile per proporre ancora alle prossime amministrative una alternativa al governo attuale, costruendo un progetto ampio e il più possibile condiviso. Certamente in questa fase penso sia opportuno condividere strade percorsi progetti e visioni. Anche se mai e poi mai intavoleremo ragionamenti con chi già parte da candidato autoreferenziale».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.