La più grande e ricca città della Provincia, sede di collegi parlamentari, con una preoccupante pressione criminale… senza Tribunale
«Non abbassare la guardia» questo il monito di Fratelli d’Italia che chiede la convocazione di un Consiglio comunale, vuole sapere dal Pd «da che parte sta» e auspica un tavolo interregionale giustizia presieduto da Occhiuto

CORIGLIANO-ROSSANO – C’è tanta, tantissima carne al fuoco nella vertenza ormai decennale che tende e pretende la riapertura di un tribunale a servizio di Corigliano-Rossano e del suo territorio. Addirittura, in questo momento, ci sono due proposte di legge (quella proposta dal Consiglio regionale della Calabria e l’altra a firma del deputato Scutellà) incardinate alla Camera dei Deputati (in realtà ce ne sarebbe una terza anche in commissione Giustizia al Senato) che “virano” in tal senso. Ma serve concretezza, decisionismo e soprattutto occorre «non abbassare la guardia». Questo quello che pensa il circolo cittadino di Fratelli d’Italia della grande neapolis dello Jonio che sulla questione (dopo l’iniziativa pubblica “Uniti per il Tribunale diamo giustizia al territorio” promossa dagli ex aennini) torna a incalzare la politica territoriale e regionale affinché sull’argomento «tenga alta la discussione».
«È necessario proseguire l’azione politico-istituzionale – viene spiegato in una nota del circolo cittadino - affinché si possa giungere al ripristino della sede Giudiziaria nel nostro comprensorio». E per fare questo, ad avviso di FdI, la prima mossa da fare è quella di riconvocare un Consiglio comunale monotematico, questa volta – però – non più con una discussione generica (quanto inutile e monotona come tante se ne sono consumate in questi anni) ma con delle mire ben precise.
I tre concetti essenziali
Per Fratelli d’Italia, il Consiglio comunale – per la convocazione del quale hanno chiesto determinazione al presidente e ai capigruppo dell’Assise cittadina di Co-Ro essendo il partito della Meloni non rappresentato nell’emiciclo – dovrà determinarsi su tre concetti «essenziali» che riguardano la proposta Graziano di provvedimento amministrativo approvata dal Consiglio regionale il 13 aprile scorso e trasmessa alle Camere (Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155 - Nuova organizzazione dei Tribunali Ordinari e degli Uffici del Pubblico Ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della Legge 14 settembre 2011, n. 148). E le richieste sono chiarissime: «deliberare ampio mandato al Sindaco della città di Corigliano Rossano… di organizzare un tavolo di concertazione con tutte le forze istituzionali e rappresentative del territorio, per comprendere con maggiore chiarezza l’attuale stato dell’iter parlamentare oltre che la conduzione di una battaglia di civiltà finalizzata al ripristino, di un diritto scippato, a tutela della comunità attraverso l’istituzione di un presidio di Giustizia; richiedere al Presidente pro tempore della Regione Calabria, on. Roberto Occhiuto, di organizzare un coordinamento tra i Presidenti di Regione che hanno deliberato in tal senso (Calabria, Toscana, Marche, Campania, Lombardia, Sardegna, Abruzzo, Sicilia, ndr); individuare un sito, sia esso immobile esistente o area, da destinare all’istituzione del presidio di Giustizia».
Chiarezza sulle posizioni politiche
Questi i tre punti cardine, sul piano amministrativo, sui quali FdI chiede al Consiglio comunale di determinarsi. Poi ci sono gli aspetti politici e stringenti della discussione attorno alla questione Giustizia. Ad esempio quello di sapere e «comprendere con maggiori dettagli, ma soprattutto con maggiore certezza dei tempi, l’iter parlamentare» del provvedimento amministrativo proposto dalla Regione Calabria. Ma soprattutto si vuole capire qual è, a riguardo, la posizione del maggiore azionista del Governo Draghi: il Partito democratico. «Abbiamo registrato posizioni discordanti all’interno del PD – rintuzzano dal movimento dei patrioti tricolore - tant’è che su questo punto sarebbe importante conoscere, in maniera chiara ed inequivocabile, la posizione dello stesso essendo partito centrale a sostegno del governo Draghi».
Una grande città, la più grande della provincia, senza servizi
E poi ci sono le questioni risapute riguardanti il territorio della Sibaritide che incredibilmente continua a rimanere senza la presenza del più importante presidio dello Stato. «Il comprensorio dell’ex Tribunale di Rossano – ricorda FdI -, ora più che mai, soffre d’una evidente recrudescenza di carattere criminale… Non bisogna dimenticare, inoltre, che la città di Corigliano-Rossano è la terza città della Calabria per popolazione residente e supera per numero di abitanti anche Cosenza che è il capoluogo di provincia», inoltre è sede di Collegio Camerale e di uno dei due Collegi Senatoriali della Calabria (l'altro è Reggio Calabria). Per cui «non può rimanere priva delle importanti ed essenziali strutture pubbliche» come un presidio di Giustizia, «indispensabile al fine di garantire al territorio la sicurezza ed ai cittadini la tranquillità».