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Il Pm Gratteri a Lecce "Poche risorse per mandare avanti le indagini"

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LECCE  Il capo della Procura di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite della Cgil per la manifestazione “giornate del lavoro”, parla di problemi e soluzioni per un sistema giudiziario proporzionato alla realtà criminale. «Chiunque è stato al potere, di destra, sinistra o centro, non ha saputo creare un sistema giudiziario proporzionato alla realtà criminale». Lo ha detto il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, ospite alla manifestazione della Cgil, “giornate del lavoro”. Nicola Gratteri ha affrontato anche il problema della grave carenza di personale all’interno delle forze dell’ordine, indispensabili per mandare avanti le indagini, e della necessità di ottimizzare le risorse. Ci sono troppe scorte e tutele, per esempio, e «c’è chi si fa accompagnare a casa con la blindata e poi esce in motorino». «In un sistema di razionalizzazione delle risorse, poiché nel 2010 sono stati bloccati i concorsi per le forze dell’ordine, non possiamo aspettare 3/4 anni per coprire parte dei vuoti . Nell’immediato sciogliamo la Dia – suggerisce il procuratore – e facciamo rientrare gli uomini nei corpi di provenienza, a lavorare nello stesso territorio. Così avremmo delle strutture investigative più consistenti con un risparmio notevole sulla logistica»
«Si spendono molte parole senza cercare soluzioni concrete – afferma Gratteri –. Per questo sono adirato e irriverente».
Il capo della Polizia, Franco Gabrielli, sullo stesso palco delle “giornate del lavoro della Cgil” ascolta le parole del Procuratore di Catanzaro e rivolgendosi alla platea scherza: «Ora avrete compreso perché Gratteri non è stato fatto ministro della Giustizia. Se qualcuno aveva dei dubbi su questo ora lo ha ascoltato e ha capito». Poi con tono serio aggiunge: «Non condivido tutto quello che dice ma molte cose le sottoscriverei e sarei un suo fan».(fontecorrieredellacalabria.it)
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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