Una condizione ai limiti dell'accettabilità quella in cui versa il servizio di mobilità su gomma nel comprensorio cosentino. A denunciarlo è il Segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Graziano. Che raccoglie e fa proprie le lamentele di un gruppo di pendolari di Torano. Contrariati per “lo stato pietoso” in cui versano gli autobus di linea dell’agenzia Ferrovie della Calabria. Il consigliere ha quindi presentato al Governatore Oliverio un’interrogazione. Nella quale si chiede, tra l’altro, di avviare in tempi brevi una verifica ispettiva su tutti i mezzi in dotazione alle aziende di autotrasporto calabresi che usufruiscono dei fondi regionali per garantire la mobilità su gomma. Particolarmente a quelle operanti nella provincia di Cosenza. "La mobilità su gomma versa in condizioni pessime - si legge nella nota -. Gli autobus sono fatiscenti e privi di manutenzione. Mentre la Regione Calabria continua a spendere, ogni anno, cifre stratosferiche per questa tipologia di servizi- Che, purtroppo, non hanno riscontro nella realtà. Tutto questo nonostante nel dicembre scorso la Regione si sia dotata del nuovo Piano dei trasporti- Che avrebbe dovuto consentire, da subito, un’inversione di rotta nella gestione del comparto della mobilità calabrese. Così ancora non è. Mentre cresce la giusta indignazione dei cittadini. Nel territorio di Cosenza particolarmente nell’area delle Valli del Crati, del Savuto e dell’Esaro, e dei territori della Sibaritide-Pollino e della Sila Greca, a differenza di altra aree della Calabria che hanno più alternative per la mobilità, il trasporto su gomma è l’unico servizio pubblico a venire incontro alle esigenze degli utenti.
MOBILITA' SU GOMMA, SQUALLORE INFINITO
Lavoratori, studenti e turisti, in queste zone, si muovono tutti a bordo di pullman. Che, paradossalmente, nel caso delle linee sovvenzionate dalla Regione Calabria, sono ai limiti della civiltà per sicurezza e vivibilità. Mezzi vecchi e poco manutenzionati, sedili rotti ed inutilizzabili, vetri sporchi, spazi sudici. Dove spesso si trovano coltri di polvere e ragnatele. Insomma, uno squallore infinito. A fronte di ticket viaggio esorbitanti che non hanno ragione di esistere. Nemmeno in aree d’Italia dove la mobilità pubblica ha raggiunto gli standard europei in qualità ed efficienza. Tutto questo accade mentre la Regione Calabria spende fior di quattrini ogni anno per foraggiare le aziende private che gestiscono il servizio di mobilità su gomma. Che sono le stesse da un ventennio. Che incassano ingenti proventi restituendo in cambio situazioni paradossali. Come quelle denunciate da un gruppo di ragazzi di Torano. I quali, nei giorni scorsi, esterrefatti dallo stato in cui si presentava la corriera di proprietà di Ferrovie della Calabria, hanno postato un report fotografico sui social nel quale si evidenzia una condizione aberrante. E sia chiaro – aggiunge il Segretario questore – che a patire le conseguenze di questa inciviltà non solo i pendolari e i turisti, che viaggiano su questi mezzi per spostarsi in provincia, ma anche e soprattutto il personale di bordo costretto quotidianamente a viaggiare in condizioni di totale precarietà igienico-sanitaria e su mezzi ormai troppo vecchi. Basta! Quando saranno messe in pratica dalla Regione le diverse azioni previste dal Piano? La situazione ormai non è più tollerabile e serve un intervento incisivo volto ad archiviare questa orrenda e lunga parentesi della gestione dei servizi per la mobilità regionali. [gallery link="file" columns="4" ids="52706,52708,52709,52710"]