di MATTEO LAURIA La
rubrica il “borsino” pensata e ideata dalla redazione de L’Eco dello Jonio, sin dal suo concepimento, non deve essere vista o letta come chi da un podio emette pagelle e giudica l’operato altrui, ma semplicemente come la constatazione di fatti riconducibili a soggetti che rivestono cariche pubbliche. Non si disdegna talvolta un pizzico di ironia. Nel precedente numero si è fatto riferimento alla
Consulta dei sindaci, organismo che riteniamo possa svolgere un ruolo importante nei vari contesti istituzionali, ragion per cui vediamo con favore una tale iniziativa aggregante. Nel precedente “borsino” abbiamo espresso la seguente valutazione: «Consulta dei sindaci. Gli amministratori si sono incontrati nei giorni scorsi per discutere di dissesto idrogeologico e dell’inutilità del sistema di allerta meteo. Al di là della richiesta di incontro al Ministro Orlando che non ha avuto buon esito, a maggior ragione ci saremmo aspettati l’organizzazione di un presidio di protesta o a Castrovillari (tappa poi annullata) o a Lamezia. O ancora assumere in esame la questione Enel, o come cogliere il “dono” del riconoscimento Unesco al Codex. Ne avranno parlato durante il momento conviviale al Castello Flotta, a margine dell’incontro? Chissà!». Nei giorni a seguire giunge una nota della stessa Consulta che precisa quanto segue: «La Consulta permanente ed itinerante dei Sindaci, istituzionalizzata con l’approvazione del documento d’intenti nell’assemblea del 10 aprile scorso ospitata a Trebisacce, si è data come proprio metodo di lavoro la condivisione e la discussione, riunione per riunione, di un solo punto all’ordine del giorno. Ciò al fine di rendere più efficace e concreto il confronto su analisi e proposte. Il punto unico all’ordine del giorno della quarta riunione della Consulta, ospitata lo scorso sabato 17 a Mandatoriccio, era relativo alla comune emergenza territoriale del dissesto idrogeologico ed alle politiche attive di prevenzione, alla luce dei gravi danni causati dall’alluvione del 12 agosto scorso nell’Area Urbana Corigliano-Rossano. Non si è parlato della questione Centrale Enel di Rossano o del Codex Purpureus Rossanensis/Bene Patrimonio dell’Unesco semplicemente perché entrambi gli argomenti, pur interessanti, non erano all’ordine del giorno di quella convocazione. Nel corso dell’assemblea, considerata utile e proficua da tutti gli amministratori partecipanti ed intervenuti, il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti, in esordio, ha informato ed invitato tutti i colleghi ad essere presenti, con la fascia tricolore, in occasione dell’annunciata, ma poi cancellata, visita del Ministro della Giustizia Orlando presso il Tribunale di Castrovillari (prevista inizialmente per martedì 20 ottobre). Sottolineando la necessità di ribadire, rispetto al Ministro, l’unità territoriale sulla vicenda Tribunale di Rossano, Antoniotti ha raccolto l’adesione unanime della Consulta dei Sindaci. Lo stesso Primo Cittadino di Rossano, come è stato reso noto, ha poi assunto ulteriori coerenti iniziative, successivamente alla cancellazione della tappa di Orlando a Castrovillari, ufficializzata due giorni dopo lo svolgimento della Consulta. L’emergenza dissesto idrogeologico e la necessità di mettere in atto concrete ed attive politiche di prevenzione sono state unanimemente considerate priorità assolute dai Sindaci. Tanto che la prossima riunione itinerante della Consulta, che su proposta del Sindaco Angelo Donnici sarà ospitata a Rossano il prossimo venerdì 20 novembre, avrà ancora una volta come unico punto all’ordine del giorno il dissesto idrogeologico e la condivisione di un documento unitario dei Sindaci, di analisi e proposta, da inviare al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla Protezione Civile nazionale e regionale ed al Governatore della Calabria. Nella foto riportata da L’Eco dello Jonio a corredo del commento, è stato infine curiosamente tagliato, sicuramente per ragioni di spazio, insieme al Primo Cittadino di Pietrapaola Luciano Pugliese, anche e soprattutto il Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti che è stato, invece, per analisi e proposte, uno dei protagonisti dell’ultima Consulta tenutasi a Mandatoriccio». Lo spirito dell’intervento inserito nel borsino del numero precedente è quello di trasmettere ai sindaci l’indignazione necessaria tale da trascinare le comunità, oggi sempre più rassegnate, in un’azione di mobilitazione civile di massa. Chi, se non i sindaci, può rendersi promotore di un ruolo di coordinamento? Al contrario assistiamo a singole iniziative poste in essere da privati, spesso a spese proprie. Stupisce invece l’eccezione rilevata sul “taglio” della foto, le cui riproduzioni sono pubblicate al fine di rappresentare un ambiente, un luogo, una o più persone. Lo scopo è rafforzare, attraverso l’immagine, il contenuto di un articolo. Non ha di certo il valore che si vuole attribuire, quasi di promuovere e/o assegnare un “premio” a chicchessia. La cultura dell’immagine non ci appartiene.