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La Festività della Madonna del Carmine: da oltre trenta anni la Chiesa inagibile

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La Chiesa del Carmine, con annesso Convento dell’Ordine dei Carmelitani, il cui Commissario Generale Pier Tommaso Pugliesi scrisse nel 1707  l’ ”Istoria Apologetica dell’antica Ausonia, oggi detta Corigliano”, è un Gioiello Architettonico del XV° Secolo, posto all’ingresso del Centro Storico di Corigliano, nella straordinaria valle del Pendino, che ha segnato la Storia Religiosa ed Economica della Città di Corigliano, con le attività agricole, il Concio della liquirizia, la Chiesetta di San Marco, la Loggia dei Mercanti, il Palazzo Sanseverino: un insieme di luoghi geografici e di edifici storici e religiosi immortalati dall’Abbate di Saint-Non in una magnifica acquaforte settecentesca, parte della ponderosa opera “Voyage pittoresque ou Description des Royaumes de Naples et de Sicile”. Purtroppo, oggi questi luoghi si trovano in grave stato di degrado ed abbandono, in particolare la Chiesa del Carmine. Sono trascorsi ormai oltre trenta anni dal malaccorto intervento di restauro ad opera della Sovrintendenza di Cosenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della navata centrale della Chiesa del Carmine, che sostituì la trabeazione lignea del tetto con travi in ferro e tavelle in laterizio e calcestruzzo, che ne appesantirono la struttura centrale, creando ampie lesioni, tali da costringere le autorità a vietarne l’accesso per la tutela dell’incolumità pubblica.

La Festività della Madonna del Carmine rappresenta uno dei momenti storici della Comunità civile e religiosa di Corigliano, con una partecipazione che, nel corso dei Secoli, ha oltrepassato i confini della Città: il Culto Mariano è seguito anche dalle associazioni degli emigrati coriglianesi in America, che, da sempre, hanno inviato ai Parroci considerevoli contributi per i festeggiamenti. La benedizione dei giardini, con la preghiera di intercessione per le attività agricole, la processione notturna e silenziosa dei Fedeli che, dalle loro case, raggiungono a piedi la Chiesa, tutto ciò fa parte di un patrimonio storico, culturale e religioso della Città che non può andare perduto. Don Gaetano Federico, attuale Parroco di Sant’Antonio, Parrocchia di cui fa parte la Chiesa del Carmine, Vicario Foraneo e Storico, anche quest’anno ha organizzato i Festeggiamenti, pubblicando una Locandina dedicata alle Celebrazioni religiose in onore della Madonna del Carmine, tra la sera del 15 e la notte del 16 luglio. Ma anche quest’anno, purtroppo, i Fedeli della Madonna del Carmine non potranno accedere alla Chiesa.

Nel corso degli anni, i Parroci che si sono succeduti alla guida della Parrocchia di Sant’Antonio, con il sostegno della Diocesi di Rossano - Cariati, hanno chiesto in modo costante alla stessa Sovrintendenza di porre riparo allo sciagurato restauro, senza avere risposta. E, a tale proposito, è importante sottolineare che all’indifferenza della Sovrintendenza, si è contrapposta, nel corso degli anni, un forte affetto e una costante attenzione da parte dei Fedeli nei confronti del Complesso Monumentale del Carmine, con il restauro, ad opera di privati, del Campanile della Chiesa, dell’adiacente Convento e del Concio della Liquirizia.

L’UDC di Corigliano - Rossano lancia un appello a tutte le Istituzioni Civili e Religiose e, in particolare, alla Sovrintendenza di Cosenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, affinché si proceda celermente alla messa in sicurezza della Chiesa del Carmine, con un immediato progetto complessivo di recupero, che comprenda ogni intervento idoneo ed opportuno a garantire la staticità ed il consolidamento della struttura e il completamento del suo restauro, al fine di permettere la sua messa in sicurezza e la piena fruibilità del Bene Storico, Architettonico e Religioso, da parte dei Fedeli.

Comitato Direttivo UDC Corigliano - Rossano

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.