22 ore fa:Quel Natale che suonava al camino... ricordando Salvatore Romanello
4 ore fa:Natale di solidarietà a Cariati: doni e sorrisi per i bambini delle famiglie più fragili
Ieri:Anche i Marcatori Identitari Distintivi nel calendario dell’Ente Parchi Marini Regionale della Calabria
23 ore fa:Eco dello Jonio, quando i numeri diventano comunità: ecco il 2025 del glocal che ha scelto di restare libero
23 ore fa:Il monito della pedagogista Renzo: «La scuola ha perso voce, autorevolezza e coraggio»
10 minuti fa:Quando la solidarietà non fa rumore
Ieri:Bimbi, sorrisi e partecipazione vera per il Natale di Saracena
3 ore fa:Natale non è per tutti: la Caritas che resta aperta mentre la povertà cresce
Ieri:Nei piccoli Comuni la politica esplode in piazza e a Pietrapaola lo scontro diventa pubblico
Ieri:Ricerca e tutela, il 2025 si chiude con un bilancio positivo per le Riserve di Tarsia e Foce del Crati

Infermieri (Opi): «Trattamenti inversamente proporzionali al nostro contributo»

2 minuti di lettura
Il presidente dell’Opi di Cosenza e tutto il direttivo fanno proprio l’appello lanciato dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) rispetto al comportamento che si sta tenendo a livello professionale verso i suoi iscritti, esaltati come “eroi” la mattina e trattati come merce di scarso valore la sera nei provvedimenti delle istituzioni nazionali e regionali. «Gli infermieri stanno dando tutto, anche la salute nell’emergenza COVID-19 e tutti lo riconoscono, per primi i cittadini. Ma dallo Stato, nonostante le citazioni e gli encomi per i quali ringraziamo (ma che a questo punto dobbiamo pensare di dover considerare solo di facciata), stanno ricevendo solo ‘pannicelli caldi’ come segnale di rispetto per il loro impegno, la loro professionalità, la loro volontà di non lasciare mai solo nessuno. Valori che, comunque, non verranno mai meno in questa emergenza», il grido d’allarme nazionale con riflessi ovviamente anche nella nostra regione. «Tutto questo accade – sottolinea la Federazione di Cosenza – in un momento in cui atteggiamenti che portano a una scarsa considerazione di alcuni professionisti rispetto ad altri, hanno conseguenze non solo professionali, ma soprattutto morali e psicologiche, sicuramente dannose e controproducenti sia per i professionisti che, di riflesso, per gli assistiti». E la FNOPI in questo senso ha inviato una lettera a tutte le figure istituzionali coinvolte, dal premier ai ministeri, dalla Protezione Civile alle Regioni, dove si sottolineano una serie di sperequazioni alla categoria, dall’emanazione della circolare della Protezione Civile che recluta ‘solo’ 300 medici lasciando alla scelta volontaria gli infermieri che invece anche loro dovrebbero essere reclutati a livello nazionale al decreto Cura Italia che prevede concorsi e assunzioni a tempo indeterminato per i medici all’INAIL mentre lascia solo contratti precari (Co.Co.Co.) di collaborazione agli infermieri. Dal reclutamento dei militari per il quale i medici, così come lo sono i laureati di altre discipline, sono inquadrati nei ruoli degli ufficiali, mentre gli infermieri, laureati anch’essi e anche specializzati, si fermano a livello di sottufficiali fino a bandi regionali sempre solo come Co.Co.Co o partite Iva per gli infermieri con compensi di 13-19 euro l’ora. «Gli infermieri – scrive la Federazione – finora sono la gran parte di quegli operatori sanitari risultati positivi a COVID-19 e molti di loro sono anche deceduti per colpa dell’epidemia. Gli infermieri sono quei professionisti che accolgono i pazienti, gli sono vicini e spesso li supportano in momenti in cui altrimenti resterebbero del tutto soli». In ultimo, ma non meno importante, il messaggio sulla sicurezza dei professionisti impegnati in questi momenti drammatici: «Lo ribadiamo da tempo: stiamo combattendo una guerra a mani nude; occorre che sia i Dpi, i dispositivi di protezione, sia la salvaguardia complessiva del singolo operatore siano argomento di discussione affinchè si trovi, immediatamente e senza altri tentennamenti, una soluzione», hanno scritto Sposato ed i colleghi del direttivo di Cosenza.  
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.