1 ora fa:Aiello sul Nuovo Piano Idrogeologico: «Non si remi contro lo sviluppo del territori»
14 ore fa:“Scelgo di essere felice”, l'evento del Rotary Club a Cassano Jonio con don Marco Pozza
30 minuti fa:«Più controlli sui treni per le festività in Calabria, grazie Salvini»
1 ora fa:Trebisacce inaugura il Natale con un evento di grande valore culturale e sociale
Adesso:L'Alternativa C'è a Cariati torna a denunciare «i giochi di prestigio dell'esecutivo Minò»
14 ore fa:Nuova Statale 106, il mistero del Commissario straordinario e l'ira dei sindacati
13 ore fa:L'assessore Grillo invita a riflettere sul rapporto tra disabilità e società contemporanea
12 ore fa:L'internazionale Orsato ritorna a Rossano per una giornata formativa con i giovani arbitri
12 ore fa:È festa al Sacro Cuore! L'Avvento è iniziato nel segno della fede e della tradizione
13 ore fa:Solidarietà e promozione culturale, continua l’impegno dell’associazione SosteniAmo

Le ali a Crotone, aspettando un sussulto dei nostri territori

2 minuti di lettura

La Calabria del Nord-Est è da decenni davanti (inerme) alla vertenza delle mobilità che oggi può e deve trovare una soluzione facile e possibile. I recenti interventi infrastrutturali annunciati dalla Regione Calabria per promuovere gli aeroporti regionali non avranno mai un vero impatto se le istituzioni locali non si muoveranno per migliorare i collegamenti. Ed è proprio qui che entrano in gioco i nostri sindaci. Flavio Stasi di Corigliano-Rossano, Vincenzo Voce di Crotone, Gianni Papasso di Cassano Jonio e Cataldo Minò di Cariati. E questo corsivo è un appello diretto a voi.

Il collegamento attuale tra la Sibaritide e Crotone è inefficiente, con tempi di viaggio biblici per coprire una distanza che dovrebbe richiedere molto meno tempo. La stazione di Sibari si trova a 120 km dall’aeroporto Sant’Anna di Crotone, una distanza che di per sé non è insormontabile se si realizzasse un sistema di trasporto integrato e veloce. La mancanza di collegamenti ferroviari rapidi e diretti penalizza pesantemente gli utenti della Sibaritide, costringendoli a cercare alternative meno pratiche e più distanti per i propri viaggi aerei.

Ma questa è una situazione che tutti conosciamo… da sempre. E da sempre non si fa nulla per risolverla.

Ora, proprio alla luce, dell’annuncio in pompa magna (e ci mancherebbe altro!) della “soluzione” trovata da Occhiuto per far volare di più e meglio la Calabria ci troviamo di fronte alla sfida nella sfida: consentire alla Calabria del nord-est di inserirsi in questo processo virtuoso di nuovi voli e nuove rotte aeree, ma soprattutto diventare i veri artefici di una mossa – quella di Occhiuto e degli aeroporti calabresi – che può essere davvero vincente solo se si riesce a incanalare tutta l’utenza della Calabria nord-orientale che, ad oggi, nonostante tutti gli “sforzi senza visione” continua a rimanere tagliata fuori dalle prospettive di sviluppo disegnate dalla Regione.

Quindi, immaginare una ferrovia potenziata con treni veloci che viaggiano da Sibari a all’aeroporto Sant’Anna (perché la stazione di Isola Capo Rizzuto si trova a 5 km dalla scaletta dell’aereo) è davvero possibile, è davvero reale, solo se si mettono da parte i campanilismi e si mettono sul tavolo strategie territoriali davvero concrete.

Cari sindaci, il ruolo che siete chiamati a ricoprire non può limitarsi alla semplice gestione ordinaria delle nostre città, non può limitarsi a questo o quel progetto di riqualificazione urbana, che pure servono ma da soli non bastano. La vostra missione deve essere quella di progettare collettivamente un futuro migliore per i vostri cittadini. Il vostro obiettivo è quello di creare una visione comune di territorio e di sostenere vertenze ampie a tutela di quest’area. E per far questo non servono investimenti economici, piuttosto serve un investimento di idee. Le abbiamo? Noi - parti sociali che contribuiamo alla tutela e alla crescita del tessuto sociale – spesso e senza presunzione vi aiutiamo a guardare oltre l’orizzonte o comunque ad osservare le cose da una prospettiva diversa. Poi, però, la responsabilità delle scelte è vostra ed è vostra, pure, la responsabilità di usare il peso del mandato elettivo per dare una spinta concreta a quelle che sono le vertenze del territorio, uscendo dalle impostazioni ideologiche e dai modi di vedere personalistici.

Il Nord-Est della Calabria deve poter contare su una rete di trasporti moderna ed efficiente. Flavio Stasi, Vincenzo Voce, Gianni Papasso, Cataldo Minò, ora è il momento di agire su questa vertenza che possa dare una prospettiva vera all’aeroporto di Crotone. Unitevi e mettete in moto processi decisionali che porteranno a un vero cambiamento. Solo con una visione chiara, ambizione, e un impegno costante potremo trasformare lo scalo del Sant’Anna in un hub cruciale per tutta la regione, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini e rilanciando l’intero territorio.

Uniamoci per una Calabria migliore, dove ogni km di ferrovia, ogni rotazione aerea, e ogni investimento infrastrutturale portino a un progresso tangibile e duraturo per tutti noi.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.