Forza Nuova, no alle trivellazioni
Nella notte i nuclei forzanovisti di Rossano e Corigliano territori interessati, hanno affisso uno striscione sul lungomare Momena di Rossano contro le trivellazioni nell’alto jonio cosentino recante la scritta:”Mai trivella solcherà il nostro mar”. Ancora una volta dunque la Calabria viene attaccata dalle lobbies economiche degli idrocarburi e delle georisorse, non bastavano le montagne di rifiuti, la disoccupazione che è la più alta d’Italia e forse d’Europa, non bastava una classe politica scellerata, indagata e, in alcuni casi, condannata ma, inspiegabilmente, ricandidata e rieletta grazie al clientelismo dilagante che padroneggia nel nostro Paese, fù Italia, verrebbe da dire. Oggi, ancora una volta nel silenzio delle istituzioni e dei media complici di questa classe politica interessata solo agli interessi personali, riscontriamo la volontà di “usare” le terre del sud a fini economici. Il 9 giugno scorso è stato pubblicato il Decreto ministeriale relativo al permesso di ricerca “D.R. 74.-AP” della società SPA Apennine Energy ad una nuova istanza di permesso di prospezione. Il decreto ministeriale del Ministro Guidi autorizza l’Apennine Energy a procedere nelle pratiche di ispezione dei nostri fondali nonostante il parere negativo dei comuni calabresi come: Trebisacce, Cassano allo Ionio, Rossano, Amendolara, Corigliano Calabro, Calopezzati, Villapiana, Albidona e Brosia. L’area del permesso è estesa in un raggio di 63,13 Km, proprio a ridosso di questi comuni calabresi. Ricordiamo che, il fondale marino, presenta ecosistemi marini unici e di importanza strategica per la flotta peschereccia jonica ma, oltre a questo, andrebbero tutelati settori strategici di questi comuni, anche se agonizzanti grazie all’incapacità governativa regionale e provinciale e, in alcuni casi, anche comunale, come il turismo, l’agricoltura e ambientali oltre all’importanza storico-culturale che questi paesi possono vantare. Questo atto spregiudicato ha dimostrato la vera natura del governo italiano, una dittatura nascosta dietro una finta democrazia gestita da non eletti a discapito della popolazione. I paesi interessati e la popolazione non è stata minimamente interrogata, nessuno ha chiesto loro cosa ne pensassero, nessuno si è interessato della loro opinione, come accade ormai da decenni. Per questo, Forza Nuova, ma pensiamo tutta la Calabria forzanovista e non, possa ritrovarsi unita a difendere il proprio territorio. Le compagnie petrolifere interessate sono diverse, pronte ad accaparrarsi la superficie marina che supera i 4000 Kmq. Le coste interessate, oltre a quelle calabresi, sono anche quelle lucane e pugliesi, insomma, un business enorme in cui le lobbies guadagnerebbero alle spalle dei cittadini e l’ambiente di questi territori.