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Nuova tappa del Peperoncino Jazz Festival, si va in scena al Protoconvento di Castrovillari

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CASTROVILLARI - Dopo la coinvolgente esibizione di Aiace, portentosa e carismatica cantante bahiana che lo scorso 31 luglio con la sua applauditissima performance ospitata nel cortile antistante la sede della Gas Pollino ha inaugurato in grandissimo stile la ricca "tre giorni" all'insegna dei ritmi brasiliani pensata quest'anno dal direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival Sergio Gimigliano per la città di Castrovillari, cresce l'attesa per le altre due tappe cittadine dell'evento, in programma oggi, giovedì 8 agosto, e domani, venerdì 9 agosto, in uno dei luoghi simbolo di quella che a tutti gli effetti è considerata la capitale calabrese del Parco del Pollino: il Protoconvento Francescano. 

In questa location di immensa bellezza e suggestione scenografica, saranno di scena due dei musicisti più rappresentativi della scena brasiliana contemporanea: Toninho Horta e Joao Bosco, due incredibili cantautori e, al contempo, due grandi virtuosi della chitarra, che, a considerare le richieste di informazioni ricevute in queste ore, richiameranno nella cittadina calabrese che ormai da anni si è affermata nell'immaginario collettivo come "Città Festival" per via delle numerose iniziative culturali ospitate nel suo territorio nel corso dell'anno, appassionati provenienti da tutta la Calabria e anche da fuori regione.

Il primo a salire sul palco stasera, alle 22, sarà Toninho Horta, musicista che con i suoi 55 anni di attività, merita un posto di grande rilievo avendo sviluppato i dettami della grande scuola del Minhas Gerais, sua regione natale, e influenzato i grandi musicisti di fine secolo anche oltre i confini sudamericani. Le sue struggenti melodie sono state cantate e arrangiate perfino dagli Heart, Wind and Fire a dimostrazione di una caratura melodica che sconfina oltre la musica colta.

In tale ambito, ha collaborato con il Gotha della musica americana della seconda metà dello scorso secolo suonando con Herbie Hancock, Wayne Shorter, Keith Jarrett, Tom  Jobim, Joyce, Milton Nascimento, i Manhattan Transfer, Gil Evans, Flora Putin, Astrud Gilberto solo per fare qualche nome, e formando un Duo di lunga durata  con Pat Metheny che è stato particolarmente influenzato sia dal  suo visionario approccio compositivo e chitarristico, sia dalle sue complesse e sofisticate soluzioni armoniche.

In occasione del concerto castrovillarese, Horta, inserito in più occasioni dalla rivista specializzata Melody Maker fra i dieci migliori chitarristi al mondo, avrà al suo fianco oltre ad  Alfredo Paixao, uno dei migliori bassisti elettrici brasiliani residenti in Europa fortemente ispirato dal grande Luisao, il grande sassofonista veneziano Pietro Tonolo, nell'Olimpo dei musicisti italiani di jazz riconosciuti a livello internazionale, e il batterista e vibrafonista Jorge Rossy, che deve la sua originaria popolarità alla sua decennale permanenza nel primo Trio di Brad Mehldau, contribuendo vivamente alle fortune del gruppo,  e la cui versatilità e sensibilità, che gli hanno consentito collaborazioni con Wayne Shorter, Dave Holland, Kurt Rosenwinkel, Charlie Haden, con il tempo lo hanno posto ai vertici mondiali del suo strumento.

Venerdì 9, sempre alle 22, a calcare la scena tra le arcate di uno dei chiostri gemelli di quello che fu il primo convento francescano della Calabria sarà invece João Bosco, un ingegnere civile diventato uno dei più famosi cantautori della storia della musica popolare brasiliana.

Nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, mentre frequentava l'Università di Ouro Preto si è immerso nelle sonorità del jazz americano (Miles Davis, in particolar modo) e nel sound della bossa nova di João Gilberto e Antonio Carlo Jobim e ha incontrato il paroliere Vinicius de Moraes, che molto ha influenzato la sua poetica e la sua musica.

Molto famoso in Brasile sin dagli anni '60 (all'inizio della sua carriera ha fornito a Elis Regina alcuni dei suoi migliori materiali), Paese che ama al punto da non allontanarsi mai per molto tempo dalla sua terra di origine, è diventato un musicista di fama internazionale nei primi anni '90, quando ha realizzato un importante tour negli Stati Uniti ed ha iniziato a suonare regolarmente al prestigioso Montreux Jazz Festival, da sempre attento alla scena brasiliana.

La sua musica, radicata nella tradizione classica della samba e della bossa nova, combina rock & roll, jazz e altri stili etnici in una miscela eclettica che è alla base del suo grande successo, che gli ha valso anche un premio alla carriera da parte della Latin Recording Academy.

A Castrovillari João Bosco si esibirà accompagnato da altri tre indiscussi talenti della musica brasiliana: il chitarrista Ricardo Silveira, il bassista Guto Wirtti e il batterista Kiko Freitas.

Dopo queste due imperdibili serate castrovillaresi, ad ingresso libero in quanto fortemente volute dal sindaco Mimmo Lo Polito, dall'assessore all'attuazione del brand "Castrovillari Città Festival" Ernesto Bello e da tutta l'amministrazione comunale della città del Pollino e realizzate anche grazie al fondamentale contributo dell'Ente Parco Nazionale del Pollino, dell'Ottica Di Lernia e di Gas Pollino e con il supporto dell'Alia Jazz Hotel e del Ristorante l'Antico Torchio sabato 10 agosto tornerà ancora nel Parco archeologico di Sibari per la penultima tappa targata Magna Graecia Jazz Fest e realizzata in joint venture con #sibarinprogress, lo spettacolo della cultura (evento ideato e fortemente voluto dal vulcanico direttore dei Parchi archeologici di Sibari e Crotone Filippo Demma), nel corso della quale la visita guidata del Parco del Cavallo avrà come commento sonoro le note dei duo formato dalla cantante Mafalda Minnozzi e dal chitarrista americano Paul Ricci.

Il XXIII Peperoncino Jazz Festival, evento organizzato dall'associazione culturale Picanto e realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, del Parco Nazionale del Pollino, di 30 amministrazioni comunali, e il cui progetto è stato presentato a valere sull'avviso pubblico "Eventi di Promozione Culturale 2024" della Regione Calabria nell'ambito delle attività relative al brand Calabria Straordinaria, proseguirà poi fino a metà agosto facendo tappa nelle località più bella della Calabria.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.