A Campana la presentazione del romanzo storico di monsignor Luigi Renzo
“La Cattedra del Vescovo” è ispirato dalla figura del campanese Vescovo di Isola Mons. Francesco Marino. L’appuntamento è per venerdì 9 agosto alle ore 18.30 nella Chiesa Matrice Rione Terra
CAMPANA – In occasione e a memoria del quarto centenario della nascita del campanese Vescovo di Isola Mons. Francesco Marino (1624-2024), si terrà la presentazione del romanzo storico a lui dedicato “La Cattedra del Vescovo” scritto da Monsignor Luigi Renzo.
L’appuntamento è per venerdì 9 agosto alle ore 18.30 nella Chiesa Matrice Rione Terra di Campana. I saluti saranno a cura del sindaco Agostino Chiarello, del parroco don Francesco Bomentre e dell’editore del volume Walter Pellegrini. Converseranno con l’autore l’ing. Maria Pia Funaro e il docente universitario e storico Mario Falanga.
«”La Cattedra del Vescovo" – riporta la nota di presentazione del volume - prende spunto dal Seggio vescovile in legno di noce fatto fare con fine intarsio da Francesco Marino, vescovo di Isola dal 1682 al 1716, alla cui vita reale si ispira questo lungo racconto, scritto con grande passione in occasione del IV Centenario della nascita del protagonista (1624-2024). La quasi casuale scoperta di questo capolavoro d'arte nella ex Cattedrale di Isola rappresentò per l’autore come un lampo di luce che lo spinse a conoscere più approfonditamente l'illustre suo concittadino campanese e ad apprezzarne l'opera. Di lui si conosceva solo il nome, per cui l'approccio con quel tesoro di arte scultorea fornì la carica necessaria per scavare sul personaggio e sulla sua opera di insigne letterato e di pastore. Di lui si conosceva solo il nome e l'espressione irriguardosa "Popolo asinuto di Campana che temi e non ami", a lui attribuita senza alcun riscontro documentario. L'approccio con quel tesoro di arte scultorea fornì a Renzo la carica necessaria per scavare sul personaggio e sulla sua opera di insigne letterato e di pastore. Non ha tralasciato nulla sia in ricerche di Archivio, sia nello studio delle sue opere edite di Poesia e del volume delle sue "Lettere Familiari" raccolte in un unico volume nel 1988 dallo Studio Zeta di Rossano, a cura dello storico Gustavo Valente. Segnali di questa ricerca fu anche il rinvenimento a Campana di due suoi ritratti, di cui uno nella Casa Comunale e l'altro in un magazzino della Parrocchia, poi esposto da allora nella sagrestia della chiesa di S. Domenico. La Cattedra del vescovo Marino, che appare in copertina, adornò il Presbiterio del Duomo di Isola fino al 1758, anno in cui il vescovo Giuseppe Lancellotti, francescano conventuale, la sostituì con un trono in marmo pregiato. Accantonata poi in sagrestia, vi rimase impolverata fino al 1981 quando l'arciprete del tempo pensò di farla restaurare e ripristinarla insieme al Coro ligneo, anch'esso dovuto a Mons. Marino, come del resto il bellissimo Pulpito in legno lavorato e marcato con il suo stemma episcopale. È così che la cattedra ha ripreso a dare bella vista di sè al lato dell'altare nel Presbiterio assumendo quasi il ruolo di simbolo dell'opera di Francesco Marino, tanto da convincere l’autore Renzo a sceglierla come oggetto illuminante di questo racconto storico. La diocesi di Isola venne soppressa ed accorpata alla diocesi di Crotone nel Concordato del 1818 tra il Regno di Napoli e la S. Sede. Oggi fa parte dell'arcidiocesi di Crotone-Santa Severina».