Antonio Benvenuto: insegnante, giornalista, scrittore ed editore
Benvenuto è venuto a mancare, il 13 giugno di due ani fa, proprio nel giorno del suo onomastico
CORIGLIANO-ROSSANO - Possibile mai che questa nostra Corigliano, baciata da madre natura, con grosse potenzialità economiche, quali il turismo e l’agricoltura, non riesce ad essere il volano politico ed economico della Calabria? Era questo uno dei crucci maggiori di Antonio Benvenuto, che ci confessava spesse volte nei nostri vari incontri presso la sua libreria Aurora a Corigliano Scalo. Benvenuto è venuto a mancare, ironia della sorte, il 13 giugno di due anni fa, proprio nel giorno del suo onomastico, Sant’Antonio.
È andato via a 89 anni, dopo una vita spesa e dedicata all’informazione ed alla cultura. Sin dagli anni 50, insieme al fratello Armando, erano titolari di una libreria a Corigliano Centro storico alla salita che porta al Santuario di San Francesco. Oggi, nel nostro viaggio tra i figli illustri di Corigliano, non potevamo non parlare di uno dei decani del giornalismo calabrese. Tonino, come affettuosamente veniva chiamato un po' da tutti, è stato un personaggio eclettico che non ha mai lesinato energie nella ricerca della storia coriglianese, nel fornire alla gente libri, non solo per la lettura, ma soprattutto quali sussidi scolastici.
Ricordo il breve profilo che la collega Anna Russo tracciò pochi giorni dopo la sua dipartita sul sito giornalistitalia.it «Anima e cuore pulsante del Corriere della Sibaritide, occhio attento da 40 anni sulle problematiche del territorio, Antonio Benvenuto ha fondato, nel 1951 a Corigliano la libreria “Aurora”, luogo di cultura che ha ospitato eventi con firme illustri e ospiti di primo piano, una fucina di idee e progetti che hanno avuto in lui un instancabile promotore e sostenitore».
Benvenuto era iscritto all’Ordine della Calabria dal 14 febbraio 1975 ed era anche uno storico membro del Circolo della Stampa Pollino Sibaritide. «Benvenuto- scrive ancora la Russo - nella sua prolifica attività, aveva avviato anche rapporti con i Coriglianesi nel mondo, in particolare con i concittadini in Argentina ai quali aveva fatto giungere proprio da Corigliano, la statua del patrono San Francesco di Paola, organizzando anche un Concorso Letterario per i giovani Coriglianesi. Tra le iniziative da lui portate avanti anche il “1° Concorso di Poesia” intitolato alla memoria della moglie Carolina Elmore Ortale».
Benvenuto è stato sempre amante della collocazione di Corigliano all’interno di un contesto territoriale molto ampio, da qui le sue battaglie per la Provincia della Sibaritide. Era convinto che la sua città avesse potuto recitare un ruolo da protagonista in un ambito di area vasta, e su “Il Corriere della Sibaritide” non si contano gli articoli vergati in questa direzione. Ed a proposito di questo mensile riporto le parole scritte dal prof. Franco Liguori in occasione della morte di Benvenuto: «Ricordo il suo grande attaccamento al suo “giornale”, del quale è riuscito a fare uno strumento non solo di informazione del territorio, ma anche uno “spazio di denuncia e di suggerimenti di risoluzione” dei tanti problemi che riguardavano la Piana di Sibari e che non furono mai affrontati e risolti con determinazione dalla classe politica. Benvenuto non fu soltanto “giornalista della Sibaritide”, ma anche intellettuale motivato a divulgare la cultura della sua città e del territorio. Lo fece con la sua attività editoriale, dando vita alla Editrice Libreria Aurora, nel cui catalogo figurano testi per le scuole, ma anche saggi come il suo “Opere liriche di Costabile Guidi” o i libri su Francesco e su Italo Dragosei, curati da Salvatore Arena, o quelli di “Arte in Calabria” di Mario Vicino».
Antonio Benvenuto era anche un attento archivista, non solo di tutto quello che lui realizzava, ma anche di tante riviste e giornali locali degli anni trascorsi. Alla fine ha realizzato un vasto e prezioso archivio di pubblicazioni, che ha provveduto a conservare e salvaguardare. Oggi questo prezioso e unico materiale è custodito gelosamente dal figlio Gianfranco, il quale, però, è sempre pronto a metterlo a disposizione di chi ne fa richiesta. «Mio padre – afferma Gianfranco – faceva ciò, ed io ho deciso di proseguire la sua volontà, questo lavoro davvero prezioso di raccolta e messa insieme di libri, riviste, giornali ed anche semplici manoscritti è a disposizione di chi lo vuole consultare. Sono convinto – conclude Gianfranco Benvenuto – che mio padre sarebbe contento di tutto ciò».