Maros torna in teatro insieme al pubblico con "Il Conte Ugolino"
Incontri divini: il primo segnale di riapertura al pubblico. Il prossimo appuntamento il 26 giugno con “…e infine uscimmo a riveder le stelle
CORIGLIANO-ROSSANO - Si è svolto il 16 maggio “L’incontro Divino” con il conte Ugolino, portato in scena dalla Maros Eventi. Primo esperimento di riapertura del teatro al pubblico, con i primi spettatori in presenza. L’evento è stato trasmesso anche online, per permettere al pubblico non in sede, che ha seguito tutti gli altri appuntamenti dedicati a Dante, di poter partecipare.
A presentare l’evento il giornalista Ugo Floro che ha introdotto il personaggio del Conte Ugolino nelle vesti del padre lacerato dal dolore della morte dei figli, che, insieme a lui e per le sue colpe, sono stati chiusi nella torre e lasciati morire di fame.
Nei versi del conte Ugolino, interpretati dall’attrice Mariarosaria Bianco, tutto il dramma di questo uomo. Una performance intensa e toccante nella sua drammaticità che ha saputo coinvolgere ancora una volta e traghettare gli spettatori in quella che è l’opera per eccellenza, in maniera originale ma restando fedele al Poeta.
«Ho voluto portare in scena il Padre, per mettere un altro tassello alla famiglia dantesca, alla quale tutto il progetto si è ispirato - ci racconta - sul conte Ugolino aleggiano diverse leggende: c’è chi si rifà al cannibalismo e vede nella torre un padre affamato che mangia il cadavere dei figli oramai morti; scena che evoca un po’ quella iniziale del rosicchiamento del cranio dell’arcivescovo Ruggeri, per il volere del quale Ugolino si trova rinchiuso a morire di fame. C’è chi invece ci racconta di un padre straziato dal dolore di sopravvivere alla morte dei figli che vede cascare ad uno ad uno, impotente sotto i suoi occhi». È a questo Padre, che ha commosso il pubblico fino alle lacrime, che Mariarosaria Bianco ha voluto dare voce.
Sul palco, insieme all’attrice, il professor Giuseppe De Rosis, che ha magistralmente raccontato, con il Disperato Monologo di Ugolino, il traditore, della patria e degli amici, regalandoci una versione più letteraria e storica del personaggio.
Lo spettacolo si è chiuso con la Ballata del Conte Ugolino, una danza interpretativa molto forte con la quale la Ballerina Alice Celestino è riuscita proprio a far vivere e a far vedere sul palco il personaggio di Ugolino.
Di prezioso supporto scenico è stata infine la coreografia agghiacciante portata in scena da alcuni degli allievi della Scuola delle Arti Maros in Teatro; Gabriel Berlingieri Seres, Simona Beraldo, Marco Grillo e Alessia Salatino, con tanto di maschera in volto, incastonati nel ghiaccio, predicevano il sogno di Ugolino.
«Adesso siamo al termine di questo viaggio», afferma il professor De Rosis, un viaggio realizzato con i sacrifici e le difficoltà che tutti conosciamo, ma «che ha dato il segnale chiaro e preciso dell’arte che è andata avanti, che non si è fermata, e ci conferma che c’è chi ancora resiste e insiste, anche controvento, perché solo così, accarezzati dalla cultura e dalla bellezza, riusciremo a riveder le stelle nel profondo della nostra anima».
Ma le stelle questa volta le rivedremo in presenza con l’ultimo appuntamento di “Incontri Divini”, che si terrà il 26 giugno 2021, con la collaborazione del Centro Studi Musicali G. Verdi e dell’associazione degli Amici dell’Arte. Un respiro più ampio che vuole dare una nuova boccata d’ossigeno e riprendere a respirare dal vivo la cultura dello spettacolo.
Non prendete impegni quindi per sabato 26 giugno con “… e infine uscimmo a rivedere le stelle”.