Rinasce la Democrazia Cristiana. Primi passi anche nella Sibaritide
Ritorna a spirare il vento della Democrazia Cristiana. Non è un’idea per nostalgici bensì un concreto tentativo di creare un’entità politica che ritorni a parlare di idee e contrasti i populismi. E anche i promotori non sono sicuramente gli ultimi arrivati. Se è vero com’è vero che l’idea di questo nuovo contenitore politico, che si richiama profondamente alle radici cattoliche, è stato ispirato nientemeno che da Papa Francesco e messo poi in opera dalla Conferenza episcopale italiana. I Vescovi, infatti, sono in prima linea già da novembre per dare forma al progetto politico e hanno chiamato a raccolta tutte le anime moderate, europeiste e popolari.
E anche in Calabria, nella regione in cui la “balena bianca” dello scudo crociato, durante la Prima Repubblica, ha sempre mietuto consensi plebiscitari, si parla ormai da più tempo di questo progetto. Non una restaurazione tout court della Democrazia Cristiana, ormai anacronistica, ma un movimento di popolo, appunto, di radice cattolica. A portare avanti questo progetto nella nostra regione è l’associazione Insieme che fa capo al deputato del Partito Democratico, Antonio Viscomi. Lo scorso 8 dicembre si è tenuto il primo raduno nazionale del movimento con a tema «Laici per l'Europa Un progetto Insieme». A questo appuntamento, sostenuto apertamente dal vescovo emerito di Prato, Gastone Simoni, è più esplicita l'idea di un partito, che potrebbe già essere pronto per le prossime elezioni amministrative in maggio (ma con un pensierino per le europee).
TORNATO IN CAMPO ANCHE PIERLUIGI CASTAGNETTI
Al raduno hanno partecipato una serie di esperti, tra cui l'economista Stefano Zamagni e il bioeticista Francesco D'Agostino, che hanno gettato le basi di un documento programmatico. Negli ultimi giorni poi è tornato in campo con una intervista sempre ad Avvenire Pierluigi Castagnetti, che fu esponente della Dc e ultimo segretario del Partito popolare italiano ed è molto vicino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
IN CALABRIA IL REFERENTE E L’ON. ANTONIO VISCOMI
In Calabria, dove l’organizzazione è in fase embrionale ma già ad un punto ben consolidato per poter parlare di impegno elettorale, la schiera dei simpatizzanti al progetto che riporta insieme le alte gerarchie vaticane a quelle della politica attiva, è già abbastanza ampio e concreto. Alla chiamata dei vescovi calabresi e dello stesso Viscomi, infatti, hanno risposto in tanti e non solo politici. All’incontro propedeutico tenutosi prima del Natale a Catanzaro c’erano, infatti, industriali, imprenditori, associazioni, sindacalisti, giornalisti e uomini impegnati attivamente nel sociale. Sintomatico che qualcosa di concreto c’è ed è pronto a prendere forma.
Insomma, la Chiesa cattolica italiana e la CEI in prima battuta vogliono ritornare a fare il ruolo da leone nelle dinamiche politiche. Non che fino ad ora ne siano rimasti fuori, ma dopo la chiusura della lunga parentesi della Democrazia cristiana, agli inizi degli anni ’90, c’era stato un forte disinteressamento dei vertici ecclesiastici quantomeno alla vita attiva dei partiti. Oggi i vertici della Chiesa italiana, sulla spinta anche del magistero di papa Francesco, alimentano l'idea di un crescente razzismo e xenofobia degli italiani e temono il conflitto con le istituzioni europee. Ed ecco allora la nuova strategia, che si vuole idealmente ricollegare a quell'Appello ai liberi e forti con cui don Luigi Sturzo, esattamente un secolo fa, diede il via al Partito popolare.