di SERAFINO CARUSO Adesso che il Governo targato 5 Stelle-Lega è stato varato, non ci resta che vedere all'opera la squadra del premier Giuseppe Conte. Una squadra costruita non senza difficoltà, come abbiamo visto, soprattutto per quanto riguarda il nome del ministro di Economia e Finanze, con la scelta alla fine ricaduta su un tecnico, il professor Giovanni Tria. Salvini e Di Maio sono vice premier e rispettivamente ministri dell'Interno e del Lavoro. Per il resto i nomi li abbiamo pubblicati già e vi sono ampie schede tecniche sul web. Al termine di questi lunghi 89 giorni dal voto, possiamo dire di avere giustamente un Governo politico. La tornata elettorale del 4 marzo ha offerto un risultato abbastanza "rivoluzionario" per dover continuare, a causa di una legge elettorale con molti limiti, a varare il solito governo tecnico. 89 lunghi giorni frutto di trattative, di accordi, di telefonate, di incontri, di nottate passate a cercare un punto d'incontro. Il partito di maggioranza relativa, il M5S, ha cercato prima l'accordo con il centrodestra senza Berlusconi, poi con il Partito Democratico che ha preferito ritirarsi sull'Aventino, infine con la Lega di Salvini. Il tutto sotto la sapiente e oculata direzione di una grande Sergio Mattarella, che da Presidente della Repubblica ha cercato, riuscendoci, di tutelare innanzitutto la Costituzione della Repubblica sulla quale ha giurato, la sovranità degli italiani, le giuste pretese politiche dei due partiti che, con spirito di sacrificio e amore per la Nazione hanno dato vita, in tempi piuttosto brevi, a un contratto di governo che ha sì delle lacune, ma da cui si doveva per forza partire per cercare di uscire da un pantano istituzionale senza precedenti.
UN GOVERNO DI PERSONE ONESTE E DI PROMESSE DA MENTENERE
Il Governo è guidato da una figura estremamente prestigiosa come il professor Giuseppe Conte. La sua squadra di ministri è composta da figure autorevoli, almeno stando all'onestà personale di ognuno di loro. Spicca, a mio avviso, il nome del Ministro dell'Ambiente, il generale Sergio Costa, noto per aver portato avanti l'inchiesta sulla terra dei fuochi. Da una terra scippata dell'unico tribunale quale quello di Rossano, poniamo grande fiducia tanto nel Governo, nel cui contratto che sta alla sua base si cita la riapertura dei Tribunali chiusi dal Governo Monti in nome di una spending rewiew solo di facciata, quanto nel neo ministro all Giustizia, il grillino Bonafede. Riponiamo grande fiducia nel ministro per il Mezzogiorno, quella Barbara Lezzi che nella passata legislatura ha fatto una dura opposizione contro provvedimenti di altri Governi che il Sud lo hanno penalizzato. Il professor Savona è stato soltanto "spostato" ai rapporti con l'Unione Europea: un ruolo di non poco conto. Evidentemente anche Mattarella ha fatto prevalere il buon senso ed ha ascoltato i rumori che arrivavano dalla piazza virtuale e dai media. Ha prevalso, giustamente, l'indole di accontentare la volontà popolare. Ci aspettiamo i giusti tagli agli sprechi e tutto ciò che è stato scritto nel contratto di governo. Una regolata al sistema pensionistico italiano, al mondo della scuola, della pubblica amministrazione, della sanità, del lavoro. Diamo fiducia (non illimitata, ovviamente), quindi, anche noi a questo nuovo Governo M5S-Lega. Un Governo di "necessità", frutto di una scellerata legge elettorale cui si spera venga posto rimedio al più presto, prevedendo magari un premio di maggioranza per facilitare la governabilità del Paese. Bisogna dargli fiducia e tempo.
ADESSO FACCIAMO LAVORARE IL GOVERNO CONTE, SENZA PREGIUDIZI E PARAOCCHI
Non vorremmo assistere, infatti, a una campagna mediatica nazionale fatta di pregiudizi e di forconi. Piuttosto auspichiamo un vero controllo giornalistico e delle opposizioni parlamentari sulle azioni del Governo, critiche nel merito delle questioni e dei problemi. Non una gara per vedere la pagliuzza nell'occhio del Governo, ma una seria e approfondita analisi delle azioni che si metteranno in campo. Non si possono pretendere i miracoli dopo anni alterni di mal governo: il Paese Italia è un cumulo di macerie e prima di poter ricostruire bisogna sgomberare tutto per poi iniziare un percorso che si spera possa essere virtuoso soprattutto per un Sud Italia che merita ben altra collocazione quanto a qualità della vita e speranze di crescita futura.