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L’autopsia dovrebbe chiarire le cause della misteriosa morte del 66enne

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CORIGLIANO-ROSSANO - Sarà l’autopsia a fornire un quadro maggiormente preciso sulle cause della morte del pensionato 66enne trovato cadavere ieri sera nella propria abitazione di contrada Gabelluccia ieri sera intorno alle 19. Infatti il sostituto procuratore presso il tribunale di Castrovillari al quale è stata affidata l’inchiesta, ha già predisposto il provvedimento di ricognizione cadaverica del pensionato.

Rispetto alle notizie che si erano diffuse nell’immediatezza dell’accaduto, pare che (il condizionale è sempre d’obbligo in circostanze del genere) il ruolo avuto dal cane nel fatto in se non sarebbe drammatico come si era vociferato ieri sera. Infatti chi abita nei pressi dell’abitazione del 66enne, riferisce che tra l’uomo e l’animale vi era un rapporto molto amicale «quel cane – ci riferisce un abitante della zona – non avrebbe mai aggredito il suo padrone».

Altra circostanza che viene sottolineata in ambienti investigativi e che fa propendere per una non aggressione dell’animale, è che il morto presentava ferite al volto e non in altre parti del colpo, quindi appare più che probabile che il pensionato si sarebbe sentito male, per cause naturali, una volta caduto a terra privo di sensi il cane gli si sarebbe avvicinato, ma non con fare aggressivo e violento, ma solo per cercare di far rinvenire il padrone, da qui i segni sul volto.

Come detto, sarà l’autopsia che certamente fornirà un quadro indiziario maggiormente preciso sulle cause della morte dell’uomo. Ricordiamo che il 66enne viveva da solo nella località rurale di contrada Gabelluccia insieme al suo cane. Da tempo si era separato dalla moglie ed aveva anche un figlio, che però vive con la madre. Questo stato di solitudine gli avrebbe creato problemi mentali, anche se in molti lo descrivono come una persona abbastanza affabile e cordiale con tutti.

Giacinto De Pasquale
Autore: Giacinto De Pasquale

Classe 1958, ha profondo rispetto per il lettore, da qui il motto “prima la notizia e poi il resto”. Giornalista dal 2002. È dal lontano 1976 che inizia a scrivere sul “Giornale di Calabria” di Pietro Ardenti. Inizialmente si occupa solo di cronache sportive. Sempre dal 1976 con “Radio Libera Corigliano” e poi con varie emittenti quali TLC, Video Erre e TeleA1 Corigliano. Nel corso degli anni si occupa anche di cronaca nera, politica e culturale. Ha collaborato con Gazzetta dello Sport, Gazzetta del Sud e Il Quotidiano della Calabria. È direttore della prestigiosa rivista culturale “Il Serratore” e gestisce il blog ilcoriglianese.it. Nel 2014 è nella redazione fondante de “L’Eco dello Jonio”. Oggi ritorna con l’entusiasmo di chi sa che fare informazione in questa nostra terra di Calabria è difficile, ma grazie all’Eco dello Jonio tornerà a raccontare in maniera sincera quello che accade, per contribuire alla crescita sociale e culturale di questo nostro fantastico territorio