5 ore fa:Soget trasloca all’ex Ospedale: «Scelta superficiale dell’Esecutivo Stasi»
2 ore fa:Treni ibridi in Calabria: all’appello mancano ancora i 6 Blues previsti per il 2024
6 ore fa:Fave, guanciale e pecorino crotonese: ecco come si emoziona il turista
6 ore fa:Centri d'accoglienza in Calabria, la gestione «irrazionale colpisce anche i minori soli»
2 ore fa:Flavio Stasi: «Servono risorse da storicizzare, non scaricabarili»
3 ore fa:«La stabilizzazione dei Tis non può essere a carico dei Comuni»
1 ora fa:Le Lampare Bjc si scagliano contro «Il capitolato che non c'è»
3 ore fa:Il Polo Arberesh di Lungo vince l'edizione per la Calabria del concorso 'latuaidedimpresa'
5 ore fa:Polo sportivo del Brillia, Straface: «Abbandonato al degrado»
7 ore fa:Definanziamento del Fondo ex Lsu e Lpu, sindacati sul piede di guerra: «Pronti alla mobilitazione»

Farma trash, il medico Cantafio lascia il carcere

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Dinanzi al Tribunale di Catanzaro – Sezione Riesame – è stata discussa l’istanza presentata dall’avvcoato Francesco Nicoletti nell’interesse del medico Sergio Cantafio, ritenuto promotore, organizzatore e partecipe dell’associazione a delinquere, contestata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari ai sensi dell’art. 416, commi 1,2,3 e 5 del codice penale nonché di ulteriori 27 imputazioni per reati- fine, per il per aver in qualità di medico di base del Servizio sanitario nazionale promosso e coordinato l’attività del gruppo criminale e per aver reperito i mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso. 

Il Giudice per le indagini preliminari nella ordinanza di custodia cautelare in carcere evidenziava la particolare spregiudicatezza e capacità criminale del Cantafio, la dedizione alle truffe nei confronti del Servizio sanitario nazionale da decenni, anche in territori non appartenenti a questa giurisdizione, la capacità di coordinare, anche senza la propria presenza fisica, tutte le attività più rilevanti dell’associazione e di pianificare i successivi reati, nonché le strategie per superare i controlli e gli imprevisti avvenuti nel corso del tempo, la costante attenzione per l’espansione dei traffici illeciti, anche attraverso il reclutamento di nuovi farmacisti, l’emersa sussistenza di legami con l’estero tali da permettere la spedizione di farmaci fittiziamente prescritti, nonché la commissione di ulteriori rilevantissime truffe anche al di fuori del perimetro dell’associazione. 

Il professionista è coinvolto nell’operazione portata a termine lo scorso mese di novembre che ipotizza l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, compiuta mediante la redazione di false ricette mediche relative a costose specialità medicinali prescritte al solo scopo di percepire il relativo profitto grazie al totale rimborso delle spese da parte del Servizio Sanitario. Secondo la tesi accusatoria, il medico, con l’aiuto della moglie, avrebbe provveduto a redigere le prescrizioni di farmaci attribuendole a suoi pazienti ignari, recapitandole a titolari delle farmacie ritenuti compiacenti, i quali provvedevano a rifornirsi dei farmaci. Una volta ricevuti i prodotti, i farmacisti o i loro collaboratori avrebbero rimosso i bollini identificativi (cosiddette “fustelle”) dalle scatole dei medicinali e li avrebbero applicati sulle false prescrizioni al fine di ottenere poi il rimborso da parte del servizio sanitario nazionale.

Il Tribunale di Catanzaro – Sezione Riesame- in accoglimento delle richiesta avanzata dall’avvocato Francesco Nicoletti ha sostituito la massima misura del carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari per il medico Cantafio.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.