Inchiesta false ricette, Garofalo può tornare a lavoro
Il Giudice per le indagini preliminari ha fatto cadere la misura interdittiva nei confronti del 50enne perché la sua attività lavorativa «è totalmente estranea alla vicenda giudiziaria»
CORIGLIANO-ROSSANO - All’esito dell’interrogatorio di garanzia tenutosi il 17 novembre scorso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Simone Falerno, ha accolto l’istanza di modifica della misura interdittiva adottata per l’indagato Gianpiero Garofalo, 50enne di Corigliano-Rossano coinvolto nell'indagine delle ricette false, difeso dall’avvocato Caterina Celestino.
Con ordinanza emessa ieri 22/ novembre il Gip competente ha autorizzato Garofalo allo svolgimento della propria attività lavorativa, «in quanto totalmente estranea alla vicenda giudiziaria».
Modificata quindi la misura interdittiva inflitta nella recente indagine giudiziaria avviata dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, in cui era stata disposta per tutti gli indagati l’interdizione allo svolgimento dell’attività di farmacista o comunque di qualsiasi attività inerente il settore farmaceutico.