di SERAFINO CARUSO Tutti bravi a parlare. Di tutto: lavoro, politica, sport, cultura, economia ed altro. Tutti bravi, ma a parole. A fare i fatti, invece, non tutti sono altrettanto bravi. C'è, però, chi si rimbocca le maniche e agisce. Chi, in sostanza, alle parole fa seguire i fatti. Anzi, c'è anche chi fa i fatti senza fare parole. Sarebbe il caso, adesso che Corigliano e Rossano si avviano a diventare un'unica grande città, la terza della Calabria per numero di abitanti e una delle più grandi d'Italia per estensione territoriale, si iniziassero a fare cose concrete. Partendo innanzitutto da noi cittadini, che con l'aiuto delle Istituzioni e degli organi comunali dovremmo iniziare a fare qualcosa di più per questo territorio. Iniziando dal fare meno chiacchiere.
QUEI PROGETTI IMPRENDITORIALI LASCIATI MARCIRE NEI CASSETTI...
In un territorio dove la disoccupazione, giovanile e non, fa registrare percentuali da capogiro e fuori da ogni statistica nazionale e regionale, è arrivato il momento di fare qualcosa di concreto, senza accampare più scuse. E parliamo anche di investimenti. Quanti veri imprenditori ci sono sul territorio che creano vera occupazione e lavoro? Pochi: li possiamo contare sulle dita di una mano. Abbiamo, poi, tanti artigiani e commercianti, piccole imprese che danno lavoro, ma miracoli non ne possono fare. Sarebbe il caso, quindi, che con l'aiuto dei fondi comunitari si iniziassero a finanziare e aiutare progetti e idee in cantiere che giacciono nel bel chiuso di qualche cassetto comunale. La storia, alla fine, la fanno gli imprenditori. La pubblica amministrazione deve essere al servizio del cittadino, della collettività, dell'interesse generale. Per farlo, però, deve anche saper aiutare l'economia e gli imprenditori. Che non possono essere lasciati soli al loro destino e devono essere pur supportati innazitutto con una tassazione meno opprimente e con una burocrazia meno farraginosa. Sarebbe il caso, nello specifico del nuovo Comune Corigliano Rossano, di incrementare anche l'Ufficio Europa con esperti in reperimento di fondi comunitari, nazionali e regionali. L'economia cresce se crescono i consumi. Per crescere i consumi devono esserci più occupati che possano poter spendere qualcosa di quanto guadagnano. Una regola semplice, ma che quasi mai viene attuata in concreto.
ABBIAMO UN SOGNO: UNA GRANDE CITTA' CON PIU' OCCUPAZIONE E MIGLIORI SERVIZI
Questo territorio si contraddistingue, da sempre, per l'alta vocazione turistica ed agricola. Non mancano la volontà e le braccia, non mancano le menti e le idee. Mancano i finaziamenti e, spesso, anche le capacità. Abbiamo bisogno di imprenditori che possano avere la capacità di investire concretamente per creare a loro volta occupazione e, quindi, maggiore benessere sociale. Idee e progettualità non mancano. Serve il sostegno economico e finanziario. Per una migliore qualità della vita poi servono anche maggiori e migliori servizi pubblici, nei trasporti, nel sociale, nello sport, nella cultura. Noi non smettiamo di crederci, ma la futura classe dirigente deve esserne ben consapevole.