Corigliano Rossano, semaforo di S. Lucia ancora spento
1,2 milioni di euro già finanziati per una rotatoria necessaria in un punto nevralgico del traffico sulla s.s.106
Il semaforo di contrada Santa Lucia, a Corigliano Rossano, è nuovamente e pericolosamente non funzionante. A denunciarlo è l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Che attraverso una nota "chiede pubblicamente quanto è stato speso negli ultimi 10 anni per tutti gli interventi di riparazione effettuati all’impianto semaforico. Al fine di capire se è vero o non è vero che con lo stesso importo, era possibile acquistare e realizzare lo stesso ed identico mega impianto presente sulla West 49th Street nel distretto di Manhattan a New York. Tuttavia, sul tema dello sperpero di denaro pubblico, non intendiamo dire altro. L’Associazione, invece, comunica che già il 30 settembre è stata inoltrata una comunicazione formale al Comune di Corigliano Rossano per segnalare l’ennesimo mal funzionamento del semaforo; che ad oggi, dopo oltre 15 giorni non è stato ripristinato.
Siamo ormai da giorni assediati da decine e decine di messaggi di cittadini che sono letteralmente preoccupati (per non dire altro), da una ripristino che, come mai in passato, tarda ad arrivare. Auspichiamo, quindi, che l’Amministrazione Comunale intervenga con urgenza essendo un problema di sua esclusiva competenza e dichiariamo sin da subito di costituisci parte civile nell’ambito di una azione legale – peraltro legittima secondo la legge sull’omicidio stradale – qualora dovesse accadere un sinistro stradale mortale per merito dello stato di mal funzionamento in cui versa l’impianto semaforico.
FINANZIATO OLTRE UN MILIONE DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA ROTATORIA
L’Associazione, infine, ricorda che sullo svincolo di Santa Lucia sono già stati finanziato 1,2 milioni di euro per la realizzazione di una rotatoria. Ricordiamo all’Amministrazione di Corigliano Rossano l’invito – inviato il 16 settembre – a convocare il Tavolo Tecnico Operativo Permanente sulla S.S.106 anche per rilanciare i temi della realizzazione di interventi di messa insicurezza che servono prima ancora che ai cittadini della terza città della Calabria a tutti quelli dell’intero territorio.