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Centro storico di Rossano senza campo di calcio

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Dopo la demolizione del vecchio e glorioso "Maria De Rosis", il centro storico di Rossano è rimasto senza un campo di calcio. Dove sono tutti coloro i quali prima parlavano di sport per il centro storico?

I ragazzi del centro storico hanno gli stessi diritti dei loro coetanei dello Scalo e delle contrade più grandi (Amica e Piragineti) ad avere un campetto di calcio adeguato per poter giocare come tutti gli altri. Invece, dopo la demolizione del "De Rosis" (stadio di tante partite e promozioni storiche), nel centro storico non si gioca più. Unica struttura un campetto di calcetto in zona Traforo. Costruito anni addietro, ma lasciato nel più completo degrado. Non da adesso, intendiamoci. Per essere più precisi: non vogliamo addossare responsabilità sull'attuale esecutivo Mascaro, in carica da appena tre mesi. Ma qualcosa va fatto. Anche da Mascaro e la sua squadra di governo. Innanzitutto rendere il campetto del Traforo idoneo per poter giocare. Si tratta di un campo di calcetto in terra battuta. Dove sono rimaste solo le porte. Le cui reti sono strappate. La recinzione rotta in più punti. La rete nella parte superiore della recinzione non c'è mai stata e ogni volta che il pallone va fuori si rischia di perderlo definitivamente, visto che ci si trova accanto a un dirupo.

CHE FINE HA FATTO IL PROGETTO DEL CAMPETTO ACCANTO ALL'ANFITEATRO? Dicevamo del vecchio e glorioso "Maria De Rosis". Demolito, distrutto per far posto a un bellissimo anfiteatro con vista sullo Jonio. Una scelta delle passate amministrazioni. Discutibile. Anche perché, a quanto pare, su quel terreno, lasciato al Comune dalla famiglia De Rosis, vi era un vincolo dettato dalla stessa donatrice: vi sarebbe dovuto nascere un centro sportivo. E così fu.

In quanto negli anni '30 del secolo scorso vi è stato costruito il campo di calcio: il "Maria De Rosis", appunto.  Che ha regalato agli sportivi rossanesi tante gioie, tra cui le stagioni in Quarta Serie a cavallo tra gli anni '70 e '80, la storica promozione in Interregionale nel 1989 e poi le belle stagioni dei primi anni '90 sempre in Interregionale. Poi, nel 1992, l'inaugurazione del nuovo stadio cittadino: lo "Stefano Rizzo", su Viale Sant'Angelo. Uno stadio di circa 4500 spettatori. Inaugurato l'8 dicembre del 1992 contro la Nazionale Militare (1-2 per gli Azzurri, doppietta di Tramezzani). Quindi le belle stagioni in Serie D e qualcuna di Eccellenza. Fino al declino dei giorni d'oggi. Ma il punto rimane uno: che fine ha fatto il campo di calcio che si sarebbe dovuto costruire accanto alla struttura dell'anfiteatro "Maria De Rosis"? Eppure vi è un vincolo lasciato dalla stessa De Rosis: un campo di calcio ci deve essere, per la gioia dei ragazzi. Allora è giusto che ci si attivi. Anche perché i giovani del centro storico hanno gli stess e identici diritti dei loro coetanei del resto della città di giocare a calcio. Rossano è da sempre stata una città di calcio. Se il declino sportivo in questo settore ha ormai preso piede, si nota anche da queste cose.

MASCARO FACCIA QUALCOSA PER I GIOVANI DEL CENTRO STORICO Il Sindaco di Rossano, Stefano Mascaro, è stato anche Presidente della Rossanese Calcio. In uno dei più bei periodi della storia calcistica rossoblu: quella Rossanese dei primi anni '90.

Che aveva una forte Società, fatta da imprenditori seri e competenti. Mascaro era al vertice. Ha sempre dimostrato grande attenzione verso il calcio. E verso i giovani, soprattutto. Adesso, anche grazie al contributo che può dargli il valido assessore allo sport, l'avvocato Aldo Zagarese (anch'egli grande appassionato di calcio), qualcosa di importante per i giovani del centro storico si può fare. Non vogliono tanto: almeno il campo di calcio nell'impianto "De Rosis" e che venga messo a norma il campo di calcetto del Traforo. Magari con un anto sintetico. Siamo certi che Mascaro e Zagarese non lasceranno cadere nel vuoto questo nostro appello. Che è poi quello dei giovani del centro storico.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.