Carcere di Rossano, visita dell'Unical e dei radicali
Gli esponenti dei radicali italiani Emilio Enzo Quintieri e Valentina Anna Moretti hanno fatto visita, nei giorni scorsi, al Carcere di Rossano, diretto da Giuseppe Carrà. A conclusione delle visite programmate del movimento negli istituti penitenziari della Provincia di Cosenza. Alle quali hanno preso parte anche gli studenti di Giurisprudenza dell’Università della Calabria. Che seguono il corso di Diritto Penale tenuto dal professor Mario Caterini, anch’esso presente all’iniziativa. La delegazione è stata accolta dal Comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria, Ispettore Capo Pierangelo Bennardo. Nonché dal responsabile dell’Ufficio Matricola Sovrintendente Damiano Cadicamo e dal capo dell’Area Giuridico Pedagogica Rita Giglio.
Nell’Istituto di Rossano, al momento della visita, erano presenti 212 detenuti. A fronte di una capienza regolamentare di 206 posti (6 in esubero). La maggior parte dei detenuti (121) appartiene al Circuito Penitenziario dell’Alta Sicurezza (118 As3 Criminalità Organizzata e 13 As2 Terrorismo Internazionale di matrice islamica). Mentre gli altri (80) appartengono al Circuito della Media Sicurezza. Gli stranieri presenti sono 53 dei quali 19 Alta Sicurezza (6 As3 e 13 As2) e 34 Media Sicurezza. Per quanto concerne le posizioni giuridiche della popolazione detenuta, essendo Rossano una Casa di Reclusione, ospita prevalentemente condannati a pene superiori ai 5 anni. 6 sono i giudicabili, tutti As2 2 gli appellanti, 1 As2 e 1 Media Sicurezza. 4 i ricorrenti, 3 As2 e 1 Media Sicurezza e 199 i definitivi, 118 As3, 3 As2 e 78 Media Sicurezza.
LE "CARATTERISTICHE" DEI DETENUTI
Tra i definitivi vi sono 27 ergastolani, 24 dei quali ostativi. Vi è anche un detenuto ammesso alla semilibertà. E altri 4 sono quelli che lavorano all’esterno. 84 sono i detenuti che lavorano nell’Istituto alle dipendenze dell’Amministrazione Penitenziaria. Per quanto concerne le ulteriori “caratteristiche” delle persone detenute, è stata rilevata la presenza di 25 tossicodipendenti, 12 Alta Sicurezza e 13 Media Sicurezza, 1 dei quali in terapia metadonica, di 1 sieropositivo ed 80 con patologie psichiatriche. Non vi sono, invece, detenuti con disabilità motorie. Relativamente agli “eventi critici” sino ad ora non si registrano suicidi, decessi per cause naturali, atti di autolesionismo o tentati suicidi.
CARCERE DI ROSSANO, NON RISCONTRATE PARTICOLARI PROBLEMATICHE
Si segnalano solo 3 aggressioni al personale dipendente dell’Amministrazione Penitenziaria, per futili motivi. Verificatisi di recente ad opera di S.C., 35 anni, originario di Taranto. Detenuto con problemi di tossicodipendenza, giunto nell’istituto nei giorni precedenti e con fine pena fissato al 12 agosto prossimo. Per questi motivi, al momento della visita, il detenuto si trovava in isolamento, in via cautelare, in attesa della decisione del Consiglio di Disciplina. La Delegazione, accompagnata dal personale dell’Amministrazione Penitenziaria, ha visitato tutto l’Istituto non rilevando particolari problematiche.
Se non quelle già note quali la carenza di personale del Corpo di Polizia Penitenziaria e l’assenza da un po’ di tempo del Funzionario Comandante di Reparto, la difficile ricezione dei canali televisivi nelle camere dei detenuti, l’inadeguatezza del campo sportivo ed il mancato inizio dei lavori di rifacimento dello stesso e la mancata attuazione della custodia aperta, c.d. “sorveglianza dinamica”, per entrambi i Circuiti Penitenziari. Le criticità rilevate saranno segnalate dai Radicali Italiani ai vertici apicali del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, alla Magistratura di Sorveglianza competente ed al Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti presso il Ministero della Giustizia.