«E’ stata una stagione molto positiva, questo è sicuro, anche se ancora non sappiamo come andrà a finire e abbiamo davanti l’appuntamento più importante, ossia la
finale playoff». Così il capitano della
Caffè Aiello Corigliano, Giacomo Tomasello, ad una settimana dall’inizio della serie finale degli spareggi validi per la promozione in
Superlega. Venerdì 1 maggio, difatti, la Caffè Aiello sarà di scena in Gara1 e inizierà la finale – a prescindere da chi sarà l’avversario – fuori casa. Poi martedì 5 maggio (ore 20:30) si gioca invece Gara2 al
Pala Corigliano. «Al momento abbiamo da giocare una finale playoff per il salto in Superlega, siamo quindi di fronte al momento più delicato e importante della stagione – continua il centrale del team allenato da coach Bove -. Non conosciamo peraltro ancora il nostro avversario, poichè Sora e Potenza Picena sono sul 2-2 e devono disputare ancora Gara5 (in programma domenica 26 aprile, ndr), ma sono sicuro che, al di là chi affronteremo, secondo me con il giusto agonismo e continuando sulla falsa riga di quanto fatto vedere nell’ultimo periodo possiamo riuscire a fare bella figura in ogni caso. Per il territorio coriglianese e calabrese in genere è, comunque, un momento importantissimo – afferma ancora capitan Tomasello -. Sono sicuro che ci sarà una grande risposta da parte di tutti nel sostenerci in questa avventura. E’ giusto che una città come Corigliano, del resto, viva questi momenti di sport ai massimi livelli». Sul prossimo avversario, Tomasello non si sbilancia: «Meglio i giovani di Potenza Picena o l’esperienza di Sora? Ci sono i pro e i contro da ambo i lati – nota il centrale di origini catanesi -. Sora ha più esperienza e arriverà forse meno esuberante ad una eventuale finale, ma ha giocatori capaci di tirare fuori in ogni momento il colpo giusto dal cilindro. Potenza Picena è un team meno prevedibile, che fa dell’agonismo e della quadratura trovata durante l’anno i punti di forza. Ad ogni buon conto noi abbiamo chiuso la Regular Season al quarto posto, per cui, comunque vada, dobbiamo andare a giocarci la serie iniziando fuori casa, ragion per cui è plausibile, da parte nostra – chiude Tomasello - dover fare una buona prestazione lontano dalle mura amiche del nostro palazzetto. E’ questo il primo passo».